SOTTO LA NUVOLA

Culto del 25 Apr 2021
Predicatore: Apostolo Lirio Porrello
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Redazione a cura di Gioia Machì

Nel culto di oggi l’apostolo Lirio continua a trattare il tema della Gloria. Dobbiamo sapere che esistono due tipi di Gloria: la Gloria originale o principale, e la Shekhinah.
La Gloria della Creazione rappresenta l’intenzione originale di Dio riguardo all’umanità, per questa ragione è chiamata gloria originale o principale. In questo tipo di Gloria (che Dio ha rivelato all’uomo al momento della creazione) non esistevano né morte, né malattia e tutto era in perfetta armonia! Infatti, nel Giardino dell’Eden, Adamo si muoveva in entrambi i regni dell’esistenza senza alcuna difficoltà, viveva in una visione aperta, ovvero con i sensi spirituali e naturali aperti, dunque poteva relazionarsi con gli animali e poi parlare con Dio, e di conseguenza non aveva bisogno di unzione e di fede per vedere nello Spirito! Il suo movimento in entrambi i regni dell’esistenza possiamo paragonarlo a ciò che facciamo noi quando ci spostiamo da una stanza all’altra di una casa, un movimento naturale e semplice. Ma quando il peccato è entrato nella sua vita, Adamo (e l’uomo in generale) ha perso la capacità di avere i sensi naturali e spirituali sempre aperti, perché è stato disconnesso dalla gloria originale! Per questa ragione la Parola afferma in Romani 3:23 poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Ma il desiderio di Dio è sempre stato che l’uomo stesse a contatto con la Gloria, per questo motivo crea e introduce la Shekhinah Gloria, ovvero la Sua Gloria manifesta nel mondo naturale, affinché l’uomo potesse averla in maniera visibile e tangibile. In questo livello di gloria, vediamo agire i profeti come Elia, Eliseo, Isaia e Geremia con doni profetici che hanno permesso loro di vedere nello spirito e predire il futuro con particolari perfetti!
Ma cos’è la Shekhinah? Essa è conosciuta anche come l’antica gloria, è sempre Gloria di Dio, dunque un’atmosfera di perfezione, ma la sua peculiarità è che è manifestata sulla terra. La parola “Shekhinah” non compare nella Bibbia, ma in essa è chiaramente contenuto il concetto; infatti la Gloria Shekhinah, fu evidente per la prima volta, quando gli Israeliti partirono da Sukkoth per fuggire dall’Egitto, come leggiamo in Esodo 13:20 Così essi partirono da Sukkoth e si accamparono a Etham, ai margini del deserto. 21 E l’Eterno andava davanti a loro, di giorno in una colonna di Nuvola per guidarli nella via, e di notte in una colonna di Fuoco per far loro luce, affinché potessero camminare giorno e notte. 22 La colonna di nuvola non si ritirava mai davanti al popolo di giorno, né la colonna di fuoco di notte.
Nel v.21 leggiamo che “…l’Eterno andava davanti a loro, di giorno in una colonna di Nuvola per guidarli nella via, e di notte in una colonna di Fuoco…” quindi Dio dimorava presso il Suo popolo e lo guidava costantemente. La parola ebraica per indicare il concetto di “dimora” è “shekhen”, che ha origine dal verbo “shakan”, che letteralmente significa stabilirsi, abitare, dimorare o risiedere per lungo tempo; dunque è da queste parole che i rabbini ebrei hanno coniato questa espressione extra biblica, una forma di una parola ebraica che letteralmente significa “fare dimorare”, per enfatizzare che si trattava di una visita divina o dimora di YHWH su questa terra.
La parola “ Shekhinah” viene utilizzata sia per indicare la colonna di nuvola o di fuoco, sia la nuvola/Gloria che scendeva nel tempio, nel luogo santissimo sopra il propiziatorio dove il sommo sacerdote metteva l’offerta. La stessa parola viene usata in Isaia 57:15 Poiché così dice l’Alto e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui nome è “Santo”: «Io dimoro nel luogo alto e santo e anche con colui che è contrito e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare lo spirito dei contriti. In questo verso i verbi “abita” e “dimoro” in ebraico sono resi col verbo shakan, dunque sempre legati al concetto di Shekhinah, ovvero la costante manifestazione visibile e tangibile della gloria di Dio tra il Suo popolo.
La Shekhinah descrive il luogo in cui Dio riposa, essa è l’attività immediata e intima di Dio, il perfetto splendore del Signore mentre è presente nell’ora, in azione: questa è la stessa Gloria che copriva il volto di Mosè sul monte Sinai, che era raggiante e splendente a tal punto che i figli d’Israele non riuscivano a guardarlo, come leggiamo in Esodo 34:29 Or Mosè, quando scese dal monte Sinai (scendendo dal monte Mosè aveva in mano le due tavole della testimonianza), non sapeva che la pelle del suo volto era divenuta raggiante, perché era stato a parlare con l’Eterno.

Ma come funzionava la Shekhinah? Leggiamo a tal proposito Esodo 40:34 Allora la nuvola coprì la tenda di convegno e la gloria dell’Eterno riempì il tabernacolo. 35 E Mosè non poté entrare nella tenda di convegno, perché la nuvola vi si era posata sopra e la gloria dell’Eterno riempiva il tabernacolo. 36 In tutti i loro spostamenti, quando la nuvola si alzava al di sopra del tabernacolo, i figli d’Israele partivano; 37 ma se la nuvola non si alzava, non partivano fino al giorno che non si fosse alzata. 38 poiché la nuvola dell’Eterno stava sul tabernacolo durante il giorno, e di notte su di esso stava un fuoco, davanti agli occhi di tutta la casa d’Israele, durante tutti i loro spostamenti.

Come leggiamo, a differenza della Gloria Originale che era invisibile, la Shekhinah era visibile, perché Dio ha dovuto dare prova della Sua Gloria sulla terra scegliendo di manifestarsi all’uomo che aveva (e tutt’ora ha) gli occhi spirituali chiusi! Infatti, il desiderio di Dio è sempre stato quello di dimorare in mezzo al Suo popolo e di manifestarsi visibilmente all’umanità, ma questo si realizzerà nel Millennio (come è scritto in Apocalisse 21:3).

Nell’Antico Testamento, ogni volta che si manifestava la gloria di Dio, avvenivano fenomeni fisici come fuoco, fumo o nuvole; dunque era sempre percepibile dai sensi naturali. Quando il popolo di Israele stava sotto la Nuvola/Shekhinah Gloria significava che stava sotto la perfezione di Dio e godeva di tutti i benefici che essa comportava, come leggiamo in 1Corinzi 10:1 Ora, fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola e tutti passarono attraverso il mare, 2 tutti furono battezzati per Mosè nella nuvola e nel mare, 3 tutti mangiarono il medesimo cibo spirituale, 4 e tutti bevvero la medesima bevanda spirituale, perché bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva; or quella roccia era Cristo.
Nel v.4 l’apostolo Paolo scrive che …bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva…cosa significa? Significa che il popolo di Israele aveva la Nuvola/Shekhinah Gloria di Dio Padre davanti a sé, e Cristo dietro che li seguiva, dunque avevano la completa Provvidenza affinché non gli mancasse nulla! In effetti al popolo di Israele nei quarant’anni trascorsi nel deserto non è mancato nulla e nessuno è morto di malattia (solo di ribellione), come è scritto in Salmi 105:37 e fece uscire il suo popolo con argento e oro, e non vi fu alcuno fra le sue tribù che vacillasse.
Dunque sotto la Nuvola non esisteva nessun povero (infatti un popolo di schiavi uscì dalla cattività con ricchezze) e nessuno stava male, ma tutti erano in piena forma! Questo, oggi, significa che quando l’atmosfera di Gloria è presente, c’è un’influenza soprannaturale e un’abbondanza divina che inizia ad attrarre favore, benedizioni, perfezionamento, salute divina e prosperità.
Leggiamo altri particolari che Dio rivela in Deuteronomio 8:3 Così egli ti ha umiliato, ti ha fatto provar la fame, poi ti ha nutrito di manna che tu non conoscevi e che neppure i tuoi padri avevano mai conosciuto, per farti comprendere che l’uomo non vive soltanto di pane, ma vive di ogni parola che procede dalla bocca dell’Eterno. 4 Il tuo vestito non ti si è logorato addosso e il tuo piede non si è gonfiato durante questi quarant’anni.
Leggiamo nel v.3 Così egli ti ha umiliato….come ha umiliato Dio il Suo popolo? Facendolo interamente dipendere da Lui, e non da loro stessi. In effetti, se ci riflettiamo, nel deserto nessuno di loro ha dovuto lavorare o seminare per procurarsi un sostentamento, ma provvedeva a tutto il Signore! Con tale esempio Dio ha voluto insegnare all’uomo che la propria vita è legata a ciò che Egli dice e fa: la bocca dell’Eterno ha parlato e ha provveduto (e lo fa ancora oggi). Dunque, vivere sotto la Nuvola significa vivere della Provvidenza divina e sperimentare la prosperità della Gloria!
Colui che si accorse che esiste la prosperità della Gloria fu Davide.
L’arca dell’Eterno era stata presa dai Filistei, e quando Davide la recuperò decise di farla trasportare con un carro a Gerusalemme, ma il Signore aveva ordinato che doveva essere portata in spalla dai leviti. Per non aver rispettato il modello divino, un uomo muore (Uzza) e allora Davide decide di lasciare temporaneamente l’arca a casa di Obed-Edom, e quest’ultimo prosperò grazie alla presenza dell’arca dell’Eterno in casa sua, come leggiamo in 2Samuele 6:11 L’arca dell’Eterno rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gath, e l’Eterno benedisse Obed-Edom e tutta la sua casa. 12 Allora fu detto al re Davide: «L’Eterno ha benedetto la casa di Obed-Edom e tutto ciò che gli appartiene, a motivo dell’arca di DIO».
Dopo che Davide si informa sul modo giusto per trasportare l’arca, la fa portare in spalla ai Leviti presso Gerusalemme e la Gloria di Dio si manifesta.
Dunque solo dopo che ubbidì perfettamente alla volontà divina, la Gloria ha potuto manifestarsi! Questa storia ci dimostra che la Gloria può manifestarsi solamente quando camminiamo in perfetta ubbidienza a Dio! E inoltre, dobbiamo consapevolizzare che dove c’è la Gloria c’è prosperità! Per questa ragione la Bibbia afferma in Filippesi 4:19 Ora il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù.
Se viviamo sotto la Nuvola/Gloria tutti i nostri bisogni saranno soddisfatti!
Ma esistono leggi che regolano la Gloria? No! Dio ha creato le leggi per governare l’universo e non per Se stesso, quindi la Sua Gloria trascende tutte le Sue leggi. La Gloria, inoltre, non è gestita dall’uomo, ma dipende unicamente dalla sovranità di Dio, infatti è il Signore stesso che amministra direttamente la Gloria!
Noi siamo stati chiamati alla perfezione (Gloria), ma attualmente per entrare nel soprannaturale abbiamo bisogno di fede e di unzione, e gustiamo in parte ciò che sarà nel mondo a venire dove tutti cammineremo nella Gloria, come è scritto in Ebrei 6:5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo a venire.
Dunque, noi viviamo nella imperfezione, ma una volta venuta la Gloria ciò che è parziale sarà abolito e vivremo nella totale Gloria di Dio, perché questa è l’intenzione originale del Signore, come leggiamo in 1Corinzi 13:10 Ma quando sarà venuta la perfezione, allora quello che è solo parziale sarà abolito.

Un altro concetto importante che dobbiamo comprendere sulla Gloria è che essa gestisce il tempo e non il contrario. Un esempio lo possiamo leggere in Marco 11:12 Il giorno seguente, usciti da Betania, egli ebbe fame. 13 E, vedendo da lontano un fico che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse qualcosa; ma, avvicinatosi ad esso, non vi trovò altro che foglie, perché non era il tempo dei fichi. 14 Allora Gesù, rivolgendosi al fico, disse: «Nessuno mangi mai più frutto da te in eterno». E i suoi discepoli l’udirono […] 20 Il mattino seguente, ripassando vicino al fico, lo videro seccato fin dalle radici. 21 E Pietro, ricordandosi, gli disse: «Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato». 22 Allora Gesù, rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio! 23 Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: “Spostati e gettati nel mare”, e non dubiterà in cuor suo ma crederà che quanto dice avverrà qualunque cosa dirà, gli sarà concesso. 24 Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete.

Gesù dichiara profeticamente al fico che sarebbe morto poiché l’albero ha mancato il tempo del suo Creatore. Se vogliamo leggere questo episodio in chiave metaforica possiamo affermare che quello che Gesù fa è maledire la religione, ovvero l’apparenza senza sostanza! Gesù dunque oltre a governare e ad avere autorità sul tempo (è naturalmente impossibile che un albero si secchi in sole ventiquattro ore), ha inoltre maledetto la delusione della religione (v.14).
Leggiamo anche che Gesù non si è meravigliato di ciò che era accaduto (mentre Pietro sì), poiché Egli sapeva che quello che dichiarava sarebbe accaduto, la Sua era una fede autentica! Infatti la fede sensoriale ha bisogno di vedere per credere, mentre la fede vera ha bisogno solo della Parola di Dio per credere! Questo è il tipo di fede che Dio richiede: Egli parla e le cose avvengono! Per questa ragione Gesù nel v.22 dice abbiate la fede di Dio…

Nella Gloria quindi il tempo è gestito secondo la volontà di Dio, Egli può decidere di accelerare o decelerare il tempo, perché nella Gloria tutto è già avvenuto e il tempo si sottomette a essa! A tal proposito trattiamo adesso altri due esempi in cui Dio ha governato il tempo permettendo a due donne sterili e ormai anziane, di essere fertili. Il primo esempio è Elisabetta, moglie di Zaccaria, madre di Giovanni Battista. Leggiamo Luca 1:6 Erano entrambi giusti agli occhi di Dio, camminando irreprensibili in tutti i comandamenti e le leggi del Signore. 7 Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed entrambi erano già avanzati in età. […]36 Ed ecco Elisabetta, tua parente, ha anch’ella concepito un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese per lei, che era chiamata sterile.
Nonostante Elisabetta fosse sterile e vecchia, Dio è intervenuto e ha reso possibile l’impossibile, rendendola madre di un grande profeta!

L’altro esempio è Sara, anche lei anziana e sterile, leggiamo Genesi 21:1 L’Eterno visitò Sara come aveva detto; e l’Eterno fece a Sara come aveva promesso. 2 E Sara concepì e partorì un figlio ad Abrahamo nella sua vecchiaia, al tempo stabilito, che DIO gli aveva detto.
Sara ha creduto nella Parola di Dio e ha agito per fede, perché ha reputato fedele Colui che aveva fatto la promessa, come è scritto in Ebrei 11:11 Per fede anche Sara stessa, benché avesse oltrepassato l’età, ricevette forza per concepire il seme e partorì perché ritenne fedele colui che aveva fatto la promessa. 12 Perciò da un sol uomo, e questi come fosse morto, sono nati discendenti numerosi come le stelle del cielo e come la sabbia lungo la riva del mare, che non si può contare.
Dio dunque, rese fertile non solo Sara ma anche Abramo e da lui nacque una grandissima discendenza, proprio come l’Eterno gli aveva promesso, perché Dio è fedele alla Sua Parola e le Sue promesse sono sì e amen!

In questi due esempi possiamo vedere chiaramente come sia il tempo a essere gestito dalla Parola di Dio e non il contrario! Per questa ragione dobbiamo avere fiducia nella Parola e accostarci al trono della grazia come è scritto in Ebrei 4:16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.
Il trono della grazia è sempre aperto, possiamo approcciarlo attraverso la fede, perché è una promessa che Dio ci ha fatto. Poiché viviamo nel tempo e siamo noi ad andare a Dio, significa che quando ci accostiamo al trono della grazia, abbiamo la possibilità di approcciare l’eternità! Mentre nella Gloria è Dio che sceglie di apparire davanti al Suo popolo (come fece con Israele), dunque è l’eternità che approccia il tempo e viene sulla terra!