QUAL È IL MIO DONO SPIRITUALE?

Culto del 25 Giu 2023
Predicatore: Apostolo Lirio Porrello
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1Pietro 4:10  “Ciascuno metta a servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio”.

Redazione a cura di Federica Urgese

Il messaggio di oggi vuole dare una risposta ad una domanda molto frequente tra i credenti: “qual è il mio dono spirituale?”. In genere, quando si confrontano con questa domanda, intendono sapere in quale posto si trovano nella lista dei doni carismatici citati in 1Cor 12:4-11?. Di seguito una tabella riassuntiva dei doni carismatici (karìsmata), diversi dai doni (dòmata) che sono i doni ministeriali e rappresentano Gesù (pastori, dottori, apostoli, ecc.); i doni carismatici di seguito sintetizzati sono, invece, la manifestazione dello Spirito Santo e rappresentano lo Spirito Santo in mezzo a noi. Infine, i doni motivazionali, ovvero la propensione particolare di ognuno di noi, nato di nuovo, nel servizio affinché si possa avere maggiore manifestazione all’interno del corpo di Cristo di ciò che Lui è.

TIPO DI DONO            MAGGIORE                            MEDIO                                        MINORE

D’ISPIRAZIONE              DI PROFEZIA            D’INTERPRETAZIONE DELLE LINGUE                   DELLE LINGUE

DI POTENZA                  DONO DI FEDE         DI MIRACOLI O POTENTI OPERAZIONI                DI GUARIGIONI

DI RIVELAZIONE     PAROLA DI SAPIENZA         PAROLA DI CONOSCENZA           DISCERNIMENTO DEGLI SPIRITI

Parte della difficoltà in quest’area è che arriviamo a questo argomento dal lato sbagliato. Chiediamo: qual è il mio dono? Con ciò intendiamo: ho il dono della profezia? Ho i doni di guarigioni? Ma, in realtà, lo Spirito Santo è il nostro DONO e le manifestazioni sono i modi in cui Lui opera attraverso di noi. Quindi, oltre a cercare di capire come ravvivare la manifestazione carismatica, dobbiamo concentrarci ad imparare a cooperare con lo Spirito Santo che è il nostro dono.

Atti 2:38 Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono (doreà) dello Spirito Santo.

Atti 10:45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, rimasero meravigliati che il dono (doreà) dello Spirito Santo fosse stato sparso anche sui gentili.

Approfondiamo ora il meraviglioso compito dello Spirito Santo sulla Terra. Sappiamo bene che Gesù dopo aver completato la Sua opera sulla Terra è tornato in cielo. Lui e il Padre hanno inviato lo Spirito Santo (leggi Giovanni 14:16,26; 15:26; Atti 2:32,33). Dunque, Lo Spirito Santo è il dono ovvero la promessa del Padre ai Suoi figli (leggi  Luca 24:49; Atti 1:4; 2:33,38,39; Gal. 3:13,14). Lo Spirito Santo rivela ed applica a noi e in noi ciò che Gesù ha realizzato per noi nella sua morte, sepoltura, risurrezione ed ascensione alla destra del Padre (leggi Giovanni 3:5; Tito 3:5).

Lo Spirito Santo è qui per fare realizzare in noi e attraverso di noi tutto ciò che Cristo ha compiuto per noi. Ciò significa principalmente due cose: 1. In noi – ci sta conformando alla somiglianza di Gesù Cristo. Leggiamo Romani 8:29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine (somiglianza) del suo Figlio affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli; 2. Attraverso di noi – Egli sta mostrando Gesù al mondo attraverso di noi 1Cor 2:2-5; Eb 2:3,4; Giovanni 16:13-15; 14:9-12; 17-23.

Dunque, il problema non è qual è il mio dono, bensì: come vivo in collaborazione con lo Spirito Santo che è il DONO del Padre mio per me? Parte della difficoltà quando parliamo di questo argomento deriva dall’incomprensione della parola dono nei termini in cui viene usata in connessione con lo Spirito Santo. Dobbiamo sempre tenere bene a mente che lo Spirito Santo è una persona divina, la terza persona della Trinità. Egli è stato mandato a collaborare con noi per la gloria di Dio, per il nostro bene e per il bene di coloro che ci circondano. In un certo senso, tutto è un dono di Dio. La Sua grazia ci ha dato gratuitamente ogni cosa. Ma ciò che comunemente chiamiamo karìsmata non sono doni dati all’individuo che diventano sua proprietà per usarli quando e come vuole, ma sono i modi in cui lo Spirito Santo opera o dimostra Sé stesso attraverso determinate persone in determinate occasioni, come Lui vuole per il bene di tutti. Ad esempio, nessuno ha il dono della profezia o il dono della guarigione o, ancora, il dono del discernimento degli spiriti, proprio perché i doni operano sempre per iniziativa dello Spirito Santo, ma essa va comunque percepita per fede che è l’antenna spirituale che percepisce i segnali dal cielo.

Una chiave importante per comprendere i doni spirituali è intendere come è stato equipaggiato il corpo di Cristo per rispondere ad ogni bisogno nel corpo. I doni elencati in 1Cor 12:8-10 sono modi in cui lo Spirito Santo si mostra attraverso il Corpo di Cristo e noi siamo il canale attraverso cui Egli si manifesta (discernimento, guarigione, profezia..). Dio non vuole, infatti, che rimaniamo ignoranti sui doni spirituali e sul mondo spirituale.

1Cor 12:1 Ora, fratelli, non voglio che siate nell’ignoranza riguardo ai doni spirituali.

Il termine doni non è nel testo greco originale, ma è stato aggiunto dai traduttori, motivo spesso di fraintendimenti. L’apostolo Paolo dichiara in questi versi che a ciascuno battezzato nello Spirito Santo è data la manifestazione, ovvero il dono dello Spirito. Dio ha dato alla chiesa l’equipaggiamento per essere di utilità al corpo di Cristo, ovvero la chiesa stessa: questo presuppone unità. L’incoraggiamento del nostro apostolo sta proprio nel non perdere lo spirito di sacrificio per Gesù che ha sacrificato la Sua vita per noi.

1Corinzi 12:7 Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utilità comune. 8 A uno infatti è data, per mezzo dello Spirito, parola di sapienza; a un altro, secondo il medesimo Spirito, parola di conoscenza; 9 a un altro fede, dal medesimo Spirito a un altro doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro potere di compiere potenti operazioni; a un altro profezia; a un altro discernimento degli spiriti; 10 a un altro diversità di lingue, a un altro l’interpretazione delle lingue. 11 Or tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, che distribuisce i suoi doni a ciascuno in particolare come vuole.

L’incoraggiamento e lo scopo del messaggio odierno è quello, dunque, di pensare “Come posso conoscere meglio e cooperare con lo Spirito Santo che è il DONO del Padre mio per me e la fonte di ogni manifestazione soprannaturale?”, anziché  chiedermi ‘Qual è il mio dono?’. La piena rivelazione di avere lo Spirito che dimora dentro di noi ci permette di godere del dono più grande che potessimo ricevere: la terza persona della Trinità dimorante in noi! Sii sempre grato e sensibile per questo làscito prezioso del nostro amato Padre.

Quante volte hai avuto bisogno di forza? Lui c’era e lo Spirito Santo è in te per fortificarti. (Ef 3:16); quante volte hai bisogno della conoscenza della volontà di Dio per la tua vita e aiuto per essere fecondi ed efficaci per Dio? Lo Spirito Santo è in te per aiutarti. (Col 1:9-11); hai bisogno di guarigione? Lo Spirito Santo è in te per guarire il tuo corpo. (Rom 8:11); ancora, quante volte hai bisogno di una guida? Lo Spirito Santo è in te per guidarti e condurti. (Rom 8:14). Inoltre, spesso abbiamo bisogno di una direzione e un aiuto per pregare: ecco, lo Spirito Santo è in te per aiutarti a pregare (Rom 8:26).

Come possiamo collaborare con questo meraviglioso DONO che nostro Padre ci ha donato? Innanzitutto, lo abbiamo già detto, dobbiamo essere grati e riconoscenti. Poi, dobbiamo pregare che i segni e prodigi siano fatti attraverso il corpo di Cristo. La prima chiesa non si accontentò di avere ricevuto lo Spirito Santo a Pentecoste ma vollero la Sua manifestazione:

Atti 4:29 Ed ora, Signore, considera le loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare la tua parola con ogni franchezza 30 stendendo la tua mano per guarire e perché si compiano segni e prodigi nel nome del tuo santo Figlio Gesù». 31 E, dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano radunati tremò; e furono tutti ripieni di Spirito Santo, e annunziavano la parola di Dio con franchezza.

Inoltre, possiamo collaborare mettendoci a Sua completa disposizione affinché ogni modo in cui Lui voglia usarsi o mostrarsi attraverso di noi, possa farlo liberamente. Ancora, utilizzando il nostro linguaggio di preghiera, pregando in altre lingue così da renderci ancora più consapevoli della presenza dello Spirito Santo in noi.

Giuda 20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi sulla vostra santissima fede, pregando nello Spirito Santo

Con un sincero desiderio di vedere lo Spirito Santo manifestare Gesù attraverso il corpo, vedremo sempre più i doni ravvivati e all’opera nel corpo di Cristo. Leggiamo questa esortazione a ravvivare lo spirito degli umili in questi versi:

2Timoteo 1:6 Per questa ragione ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l’imposizione delle mie mani.

Isaia 57:15 Poiché così dice l’Alto e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui nome è “Santo”: «Io dimoro nel luogo alto e santo e anche con colui che è contrito e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare lo spirito dei contriti.

1Corinzi 14:1,12 Desiderate l’amore e cercate ardentemente i doni spirituali, ma soprattutto che possiate profetizzare, 12 Così anche voi, poiché siete desiderosi di avere doni spirituali, cercate di abbondarne per l’edificazione della chiesa.