PROVVIDENZA TRABOCCANTE o “PROVISION”

Culto del 08 Gen 2023
Predicatore: Ap. Lirio Porrello
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Redazione a cura di Gandolfa Brucato.

 

L’apostolo Lirio inizia ricordando che esiste una parola generica valida per tutti gli anni e per ogni tempo che è quella contenuta nel Salmo 23 : Beni e benignità ci accompagneranno tutti i giorni della nostra vita, a condizione però (non dimentichiamolo) che Lui sarà continuamente il nostro pastore, che vivremo arresi a Lui con l’attitudine di mansuetudine propria delle pecore. Dopo la premessa l’apostolo continua con l’annuncio della Parola profetica per l’anno 2023 dal titolo “PROVVIDENZA TRABOCCANTE”  o “PROVISION”, formata da due parole pro e vision che letteralmente significa a favore della visione, cioè chi ha la giusta visione trabocca di beni.

Salmo 65:11 Tu coroni l’annata con la tua munificenza (generosità), e le tue orme traboccano d’abbondanza di beni. Questo verso ci accompagnerà per l’intero anno, ma di esso ci sono diverse traduzioni.

LnD (Nuova Diodati) Salmo 65:11 Tu coroni l’annata con i tuoi benefici, e dove passa il tuo carro stilla il grasso (grasso per gli Ebrei equivale a benessere). LnR (Nuova Riveduta) Salmo 65:11 Coroni l’anno con la tua generosità e i tuoi sentieri straripano. (Ampl. Bible). Straripare trova riferimento in un fiume  la cui acqua straripa in quanto non può  essere contenuta nel suo letto, quindi sta’ a significare che le benedizioni di Dio sono incontenibili. GNT What a rich harvest your goodness provides! Wherever you go there is plenty. GNT Che ricco raccolto offre la tua bontà! Ovunque tu vada ce n’è in abbondanza.

Il calendario attualmente in uso  è quello gregoriano, ma il calendario usato da Dio è quello ebraico ed in esso il primo mese corrisponde al mese di Nisan.

Il 25 SETTEMBRE 2022 SIAMO ENTRATI NELL’ANNO EBRAICO 5783. È importante conoscere queste cose per capire cosa Dio vuole fare in questo tempo. Sappiamo che quando Lui scrisse le tavole della legge ha usato la lingua ebraica che rappresenta la lingua delle intenzioni originali di Dio, mentre quella greca è la lingua della chiesa, ma entrambe hanno una particolarità che consiste nel fatto che alle lettere dell’alfabeto  corrisponde un valore numerico ed anche un’immagine che richiama il significato (pittogramma) e per il valore numerico di riferimento c’è un importante studio chiamato (ghematria). Qual’ è il significato profetico di questo nuovo anno? In ebraico, ogni numero è legato ad una lettera, che a sua volta ha un significato attraverso il suo nome e il suo pittogramma. (Ogni lettera è un disegno, più o meno schematizzato e stilizzato, che evoca il concetto che si vuole rappresentare). Facendo la somma dei valori numerici delle lettere ebraiche dei nomi otteniamo numeri con significati importanti. Il nome Ιησους” (Iesous) (Gesù) in greco è 888 (nuovo principio, autore e compitore della nuova creazione), Cristo 555 ( 5 il numero della grazia che è venuta per mezzo di Lui ed è perfetta e completa); Giovanni Battista 222 “2” è il numero della testimonianza, rappresenta quindi il testimone perfetto. (Per gli increduli su quanto detto  si ricordi il “666” scritto nell’Apocalisse èispirato dallo Spirito Santo).  Ci chiediamo, quali riferimenti  possiamo ottenere guardando l’anno ebraico 5783? Sappiamo che gli Ebrei leggono da destra a sinistra, quindi la prima lettera è  ALEF,  2 Bet,  3 GHIMEL, da qui 83 è formato da una lettera che ha valore numerico 80 PEH +3 GHIMEL  =  83,  ci troviamo infatti nella decade della bocca. Il numero 83 nella Bibbia lo troviamo riportato una sola volta e precisamente in Esodo 7:7 Quando parlarono al Faraone, Mosè aveva ottant’anni e Aaronne ottantatré.

83” era l’età di Aaronne quando Dio lo mandò insieme a Mosè dal faraone per ordinargli di fare uscire il popolo dall’Egitto. Dio ha mandato un profeta ed un sacerdote, questo infatti è un anno sacerdotale e profetico, nel quale prevarranno profezia e intercessione.  Dobbiamo profetizzare al faraone di lasciare uscire i nostri parenti e amici, affinchè servano Dio nel deserto. .

Ghimel corrisponde al numero 3. La terza lettera dell’alfabeto ebraico significa “cammello”ed il simbolo è il disegno stilizzato di un cammello che rappresenta Provision, trasporta provvidenza. E’ evidente che gli ultimi anni sono stati difficili dal punto di vista finanziario ed è importante conoscere le leggi spirituali per superare le difficoltà e ci incoraggia sapere che Ghimel  è associato all’abbondanza e al traboccare.

Filippesi 4:18 Adesso ho ricevuto tutto ed abbondo, sono ricolmo, avendo ricevuto da Epafrodito ciò che mi è stato mandato da voi, che è un profumo di odore soave, un sacrificio accettevole, piacevole a Dio 19 Ora il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù.

Dio in questo anno ci spinge a praticare la generosità. La Chiesa non deve vivere di economia naturale bensì soprannaturale (cercate il Regno di Dio….)

Paolo missionario non è partito dopo essere stato sovvenzionato, ma semplicemente fidandosi di Dio ed i credenti della chiesa di Filippi si sono mostrati sensibili, fornendogli più di quanto gli fosse necessario. Dobbiamo conoscere i principi spirituali, uno dei quali è che quando sale sacrificio scende benedizione, siamo infatti noi a determinare la misura di benedizione in relazione a quanto siamo disposti a offrire.

Luca 6:38 Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi».

Il profeta Elia fece partire il principio della provvidenza con la vedova di Sarepta de’ Sidoni dicendole di  preparare prima una focaccia per lui e soltanto successivamente per lei e per il figlio. In tal modo si innescò il principio del dare e  per tutto il tempo in cui il profeta è rimasto lì il livello della farina e dell’olio non si sono mai abbassati. La vedova aveva iniziato col dichiarare che lei e il figlio avrebbero mangiato per l’ultima volta e poi sarebbero morti, credendo nell’economia naturale che si esaurisce, ma appena ubbidì entrò in quella soprannaturale che non si esaurisce, ma piuttosto si moltiplica. La vedova rappresenta la chiesa che vive della Parola di Dio e si nutre della provvidenza soprannaturale dell’Eterno.

Levitico 23:10 «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: Quando entrerete nel paese che io vi do e ne mieterete la messe, porterete al sacerdote un covone, come primizia del vostro raccolto.

Dio parlò al popolo mentre si trovava ancora nel deserto, dove si nutriva di manna, e lo ammaestrò, per il tempo in cui sarebbe entrato nella terra promessa,  ad onorare la sorgente. I Leviti erano una tribù ma non possedevano territorio in quanto erano messi da parte per Dio per servire il popolo e dovevano vivere delle primizie, delle decime e delle offerte. Dio insegna ad onorare chi Lo rappresenta. Sperimentiamo la Sua provvidenza  allorquando passiamo attraverso il bisogno perchè lì scopriamo la Sua fedeltà. Il popolo nel deserto ha prima sperimentato la fame e dopo gli è stata provveduta la manna, affinchè comprendesse che “non di solo pane vive l’uomo… La vedova del tempio ha donato tutto ciò che possedeva e Gesù lo ha fatto notare ai discepoli. Non è importante quanto si dona bensì quanto rimane dopo aver dato.

Salmi 103:2 Benedici, anima mia, l’Eterno e non dimenticare alcuno dei suoi benefici. 3 Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità, 4 riscatta la tua vita dalla distruzione e ti corona di benignità e di compassioni.

Dobbiamo essere grati per  le abbondanti benedizioni di Dio nelle nostre vite, che non sono solo finanziarie, ma includono anche perdono, salvezza, guarigione e redenzione; impariamo ad essere generosi e a saper condividere con coloro che hanno meno  di noi. Rappresentiamo Dio con la generosità che ci libera dall’amore per le cose e ci porta a confidare nella sorgente; inoltre la generosità e le primizie ci assicurano la provvidenza per il futuro.

Genesi 12:2 Io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai una benedizione.

Dio disse ad Abramo che  non solo sarebbe stato benedetto lui, ma che sarebbe stato una benedizione per gli altri. Aveva fatto tanti errori ma Dio rimase fedele e lo benedisse…Genesi 12:16 Ed egli trattò bene Abramo a motivo di lei. Così Abramo ebbe pecore, buoi, asini, servi, serve, asine e cammelli.

In quel momento i cammelli non servivano ad Abramo ma successivamente sì.  A volte non riusciamo a spiegarci  perchè avvengono delle cose, inspiegabili in un determinato momento, ma dobbiamo essere certi che Dio non fa mai nulla per caso, sicuramente come nel caso anzidetto la spiegazione è giunta dopo.

Genesi 24:10 Poi il servo (Eliezer) prese dieci cammelli fra i cammelli del suo signore e partì, portando con sé ogni sorta di beni del suo signore. Egli si mise in viaggio e andò in Mesopotamia, alla città di Nahor. 11 E fece inginocchiare i cammelli fuori della città presso un pozzo d’acqua, verso sera, all’ora in cui le donne escono ad attingere acqua, e disse: 12 «O Eterno, DIO del mio signore Abrahamo, ti prego, fa’ che quest’oggi possa fare un felice incontro, e usa benignità verso Abrahamo mio signore! 13 Ecco, io sto presso questa fonte d’acqua, mentre le figlie degli abitanti della città escono ad attingere acqua. 14 Fa’ che la fanciulla alla quale dirò: “Deh, abbassa la tua brocca perché io beva”, e che mi risponderà: “Bevi, e darò da bere anche ai tuoi cammelli”, sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco. Da questo comprenderò che tu hai usato benignità verso il mio signore».

Eliezer andò a prendere Rebecca come moglie per Isacco con dieci cammelli carichi di beni. I cammelli possiedono una caratteristica particolare, cioè si inginocchiano per fare montare l’uomo, Eliezer fece inginocchiare i cammelli davanti ad un pozzo, dove Rebecca andò ad attingere l’acqua e la incontrò.    

Genesi 24:62 Or Isacco era tornato dal pozzo di Lahai-Roi, (pozzo di Agar) perché abitava nella regione del Neghev. 63 Isacco era uscito, sul far della sera, per meditare nella campagna; ed egli alzò gli occhi e guardò, ed ecco venire dei cammelli. 64 Anche Rebecca alzò gli occhi e vide Isacco; allora ella smontò in fretta dal cammello.

Anche Isacco si recò al pozzo per meditare e  vide i cammelli che stavano arrivando. Rebecca rappresenta la Chiesa, bella ma che lavora, infatti appena vide Isacco non aspettò che andasse da lei ma scese e andò ad incontrarlo. Non lo conosceva, ma Eliezer glielo aveva descritto perfettamente, proprio come la Chiesa, che si prepara ad incontrare uno Sposo che non ha mai visto, ma che le è stato descritto a perfezione dallo Spirito Santo. Il pozzo rappresenta la parola lògos che quando la attingiamo diventa rhema per noi. Guardare in alto  significa accordarsi con la Parola di Dio, cioè con il cielo.

Abbiamo visto che Ghimel rappresenta il cammello, che può bere anche fino a 140 litri di acqua in 15 minuti e possiede gli enzimi che trasformano il  grasso delle gobbe in acqua  e con questa grande riserva d’acqua può viaggiare fino a oltre una settimana nel deserto, considerato anche che non soffre il sudore. In quest’anno, come il cammello dobbiamo bere abbondantemente dello Spirito di Dio, accumulando una riserva dentro di noi per gestire qualsiasi momento difficile che potremmo affrontare o per attraversare i tempi aridi di deserto, cosicchè il deserto sarà una scuola e non una trappola, in quanto saremo equipaggiati per avere il necessario anche durante la permanenza in esso, nel quale non periremo, ma dal quale usciremo fortificati.

Giovanni 7:37 Or nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d’acqua viva». 39 Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato.

Nel Giorno di Pentecoste, la terza persona della divinità, lo Spirito Santo (anch’esso collegato alla lettera Ghimel), fu effuso in abbondanza sui discepoli. Essendo ripieni dello Spirito fino a traboccare, cominciarono a parlare in lingue e a proferire i misteri divini e furono ripieni (notiamo che c’è differenza tra  essere battezzati nello Spirito, cioè immersi, ed essere ripieni dello Spirito cioè aver bevuto).

Efesini 5:18 E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito.

Cerchiamolo quest’anno per una nuova effusione del suo Spirito fino a raggiungere la pienezza. E quando il livello si appresta a scendere, andiamo alla sorgente per recuperare la pienezza. Dalla parola Ghimel, ricaviamo anche la parola “svezzare”. Gamol = nutrire fino a portare a completa maturità. Il neonato cerca nutrimento, il  bambino svezzato è colui che non chiede più il latte alla madre, ma cerca relazione. Come giovani credenti, eravamo costantemente alla ricerca di soddisfare i nostri bisogni, ma in quest’anno lo Spirito Santo vuole portarci alla maturità, quindi veniamo a Dio semplicemente per godere della sua PRESENZA e per dargli gloria. In questo anno ci sarà accelerazione che investirà gli adolescenti.La maturità accelerata investirà gli adolescenti e appare anche nella storia della verga di Aaronne. Il popolo non sopportava più tanto Aaronne, che in realtà aveva fatto degli errori (l’unico perfetto è Gesù), ma Dio lo aveva scelto e così fu organizzata una prova per assicurarsi che volesse confermarlo. Il bastone di ogni leader (legno secco) è stato posto nel Tabernacolo di Dio durante la notte. Al mattino, mentre controllavano questi bastoni, il bastone di Aaronne era fiorito e aveva portato frutto, dimostrazione evidente che Dio continuava a sceglierlo. L’accelerazione la troviamo anche in Paolo quando fu rapito sino al terzo cielo — in quel breve lasso di tempo infatti egli realizzò spiritualmente più di quanto avesse fatto prima in un periodo molto più lungo.

Numeri 17:6 Così Mosè parlò ai figli d’Israele e tutti i loro principi gli diedero una verga ciascuno, secondo le case dei loro padri, cioè dodici verghe; e la verga di Aaronne era in mezzo alle loro verghe. 7 Mosè quindi mise quelle verghe davanti all’Eterno nella tenda della testimonianza. 8 Il giorno seguente, Mosè entrò nella tenda della testimonianza; ed ecco, la verga di Aaronne per la casa di Levi era fiorita: aveva messo fuori dei germogli, aveva fatto sbocciare dei fiori e prodotto delle mandorle.

La storia della verga di Aronne è per noi un’immagine dell’Opera dello Spirito Santo nella nostra vita. È venuto per farci uscire dall’egoismo di un bambino non svezzato ed aiutarci a morire a noi stessi per maturare e portare molto frutto, che costituisce la vera prova che siamo unti, scelti e chiamati da Lui.  Passiamo alla lettera ebraica PEH (80). La bocca è il tempio della parola la quale da un lato esprime la rivelazione dei pensieri del cuore, dall’altro suggella ogni cosa con un bacio d’amore.

Matteo 12:34 Razza di vipere! Come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché la bocca parla dall’abbondanza del cuore. 35 L’uomo buono dal buon tesoro del cuore trae cose buone; ma l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. 36 Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta. 37 Poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato».

Gesù dichiarò ‘dall’abbondanza del cuore la bocca parla’ (Luca 6:45). In altre parole, spesso possiamo distinguere il contenuto del cuore di una persona dalle parole che pronuncia. Lasciamo le  parole di lamentela, amarezza e rabbia e sostituiamole con parole di lode e ringraziamento.

1Pietro 3:9 non rendendo male per male od oltraggio per oltraggio ma, al contrario, benedite, sapendo che a questo siete stati chiamati, affinché ereditiate la benedizione. 10 Infatti «chi vuole amare la vita e vedere dei buoni giorni, trattenga la sua bocca dal male e le sue labbra dal parlare con inganno; 11 si ritragga dal male e faccia il bene, cerchi la pace e la persegua.

Liberiamoci dalla falsità, dall’inganno e viviamo nella trasparenza che piace a Dio, non lasciamoci abbattere  dalle preoccupazioni e dalle ansietà di questo mondo, assicuriamoci di crescere nella relazione con Dio riempendo i nostri cuori con le Sue promesse. Ringraziamolo di cuore per i Suoi numerosi benefici (Ghimel) nelle nostre vite, il più grande dei quali è Lo Spirito Santo.

LO SPIRITO SANTO IN RELAZIONE ALL’ANNO EBRAICO 5783. Lo Spirito Santo terza persona della Trinità è rappresentato dalla lettera Ghimel che ha valore numerico 3. L’Aleph (Padre) e il Beth (Figlio) lo hanno inviato come nostro Consolatore e nostro aiuto. Quindi ALEPH è la prima lettera dell’alfabeto ebraico rappresenta il Padre. La maggior parte dei nomi di Dio iniziano con questa lettera per esempio Adonai Elohim e così via, la lettera BET rappresenta il Figlio e tutto è stato creato attraverso di Lui.

Giovanni 1:3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta.

La Bibbia stessa inizia con questa lettera Bet (Bereshit). Quindi la prima lettera dell’Alfabeto Ebraico è Aleph e la seconda è Bet che rappresenta il Figlio, poi la terza lettera è Ghimel e procede dal Padre che manda lo Spirito Santo attraverso il Figlio. Così la lettera Ghimel rappresenta lo Spirito Santo (abbondanza traboccante).

Giovanni 14:26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.

Giovanni 16:7 Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò.

Aleph e Bet mandano Ghimel (abbondanza traboccante).

Atti 2:4  Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi.

Per la prima volta dopo la caduta il linguaggio del cielo venne parlato sulla terra da persone nate in Adamo ma rinate in Cristo, le lingue che parlavano erano ispirate dal cielo; il Padre vuole testimoni che lo rappresentino sempre, ci vuole dare pace traboccante, la Sua pace  che non è circostanziale; Lui ci vede nel privato, dove non ci sono maschere e dove si vede la vera santità.

2Pietro 1:21 Nessuna profezia infatti è mai proceduta da volontà d’uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo.

Quest’anno cambieremo il nostro modo di parlare e le nostre parole diventeranno profetiche. Impegniamoci ad essere ripieni dello Spirito Santo costantemente per parlare sotto la Sua ispirazione, cerchiamo la Sua presenza e porteremo frutto. Se rimaniamo connessi con lo Spirito Santo ci sarà abbondanza traboccante e tanta pace nei nostri cuori, nei problemi vedremo la soluzione divina. Dio vuole avere intimità e la bocca sigilla l’intimità con un bacio. Il matrimonio sta’ per compiersi la sposa sta per essere rapita.

Filippesi 4:7 E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.

Genesi 26:12 Isacco seminò in quel paese e in quell’anno raccolse il centuplo; e l’Eterno lo benedisse.

Isacco ha seminato in tempo di carestia applicando la legge soprannaturale della semina e della raccolta.

Il matrimonio sta per compiersi, la Sposa si appresta ad essere rapita.

Per concludere, l’anno 5783 parla di:

  1. Abbondanza in tempo di carenza 2. Parla dello Spirito Santo nella nostra bocca checi ispira e incoraggia all’intimità con Dio 3. Abbiamo bisogno di mantenerci ripieni dello Spirito e farci ispirare nel nostro parlare 4. Egli ci guiderà verso la maturità, verso l’integrità e su come portare frutto 5. Ci svezzerà e ci farà stare alla Sua Presenza per goderLo e non solo per fare richieste 6. Stando con l’autosufficiente Lui provvederà per noi senza che lo chiediamo.

Parole profetiche per le regioni Italiane: Parlare al Faraone e intercedere (83).

A differenza degli anni precedenti in cui l’apostolo ha pronunciato parole profetiche per le chiese delle varie regioni, quest’anno ha lasciato ad ogni responsabile il compito di profetizzare per la propria regione e per la chiesa o missione dove è stato inviato per proclamare il Regno di Dio.

Equipaggiati dal rhema di Dio per quest’anno, acquisiamo maggiore conoscenza per mettere in pratica la Sua perfetta volontà, applicando i principi enunciati e credendo fermamente che conferma sempre la Sua Parola, rappresentiamolo con la nostra generosità verso gli altri e viviamo avvolti dalla Sua prosperità traboccante.