L’OPERA DELLO SPIRITO SANTO IN NOI | prima parte

Culto del 10 Set 2023
Predicatore: Apostolo Lirio Porrello
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O Eterno, io amo la dimora della tua casa e il luogo dove risiede la tua gloria. Salmi 26:8

L’apostolo Lirio esordisce affermando che oggi predicherà sulla prima parte del tema in questione, riguardante due dei numerosi ministeri svolti dallo Spirito Santo: quello della creazione e quello riguardante la Sua opera verso il mondo (convincerlo di peccato, di giustizia e di giudizio). Dichiara che la prima persona della deità che conosciamo quando nasciamo di nuovo non è Gesù, ma per l’appunto lo Spirito Santo, il quale inizia dentro di noi un’opera di trasformazione. Gesù promette la salvezza a tutti gli uomini, ma promette lo Spirito Santo esclusivamente ai figli di Dio, perché lo Spirito non può dimorare in chi ha una natura di peccato; soltanto dopo averci dato una nuova natura può dimorare in noi e iniziare dentro di noi un’opera di trasformazione.

L’apostolo Giovanni espone in sintesi il piano di salvezza affermando che Dio, dopo la caduta di Adamo nel peccato, non ha cessato di amare l’uomo, la Sua creatura prediletta , e che l’ha amata fino al punto di permettere che Suo Figlio Gesù, l’unico giusto e santo, morisse al posto nostro, pur di consentirci di ottenere la salvezza.

Giovanni 3:16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita (zoe) eterna.

In virtù del sacrificio di Gesù la grazia è stata estesa a tutti gli uomini, come è scritto in Atti 2:21 – E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.
Romani 10:12 Poiché non c’è distinzione fra il Giudeo e il Greco, perché uno stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano.13 Infatti: «Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato».
L’accesso alla salvezza, quindi, è promesso a tutti gli uomini, ma affinché le persone si salvino è necessario predicare ad ogni creatura l’Evangelo, ossia la buona novella della salvezza per grazia mediante la fede.

●Pietro attesta la promessa del dono a “tutti coloro che…il Signore Dio ne chiamerà”.

Atti 2:38 Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono (doreà) dello Spirito Santo. 39 Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà».
Pietro qui non parla di un dono in modo generico, ma del dono per eccellenza, dello Spirito Santo, che Dio promette solo a quelli che sono divenuti figli. Per tale motivo ai nuovi convertiti bisogna far sapere che devono aspettarsi il dono dello Spirito Santo. Inoltre, il versetto 39 afferma chiaramente che la promessa non riguarda soltanto noi che siamo stati salvati, ma anche i nostri figli, ragion per cui, anche se ancora sono lontani dal Signore, abbiamo il diritto di reclamare l’adempimento di tale promessa.

● Lo Spirito è “dato a quelli che ubbidiscono” a Gesù. Chi riceve la natura di Cristo, infatti, si trova nella condizione di obbedire alla Sua volontà.

Atti 5:30 Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi uccideste, appendendolo al legno. 31 Dio lo ha esaltato con la sua destra e lo ha fatto principe e salvatore per dare ad Israele ravvedimento e perdono dei peccati. 32 E di queste cose noi gli siamo testimoni, come pure lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono»

● Gesù promette lo Spirito Santo a chiunque crede in Lui.

Nei versetti che seguono Gesù annuncia profeticamente la Pentecoste.

Giovanni 7:37 Or nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d’acqua viva». 39 Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato.

Atti 2:33 Egli dunque, essendo stato innalzato alla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre la promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi vedete e udite
Da notare che quando Gesù parla della salvezza dice: DIO ha tanto amato il mondo…, mentre quando parla dello Spirito Santo dice: il PADRE, perché la promessa dello Spirito è solo per i figli.



● Lo Spirito deve dimorare con i figli di Dio per sempre.

Giovanni 14:16 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi.

Da questi versetti si deduce che lo Spirito Santo non ci lascia mai, neppure quando ci comportiamo male, perché è fedele al mandato che ha ricevuto. Il mondo non può riceverLo, perché non Lo vede e non Lo conosce, mentre noi Lo conosciamo, perché dimora con noi ed è in noi.

A proposito della verità che lo Spirito Santo è in noi, l’apostolo Lirio evidenzia la tendenza molto diffusa tra i credenti di rivolgersi ai pastori o ai responsabili per trovare soluzioni e risposte ai loro problemi, dimenticando che in loro c’è lo stesso Spirito Santo che si trova nelle autorità della chiesa.

A questo punto vengono indicate le sette cose che lo Spirito Santo opera in noi.

1. Per prima cosa Egli abita in noi, fa di noi la Sua abitazione, passa da un tempio fatto di pietra a un tempio non fatto da mani d’uomo.

2. Dopo averci portati al ravvedimento e alla salvezza vuole santificarci, quindi procede a un rinnovamento della nostra vita.

3. Ci dà l’unzione, che serve per spezzare i gioghi e adempiere la chiamata che Dio ci ha dato. Si chiama effusione.

4. Ci dà l’unzione “dentro”, che ci fa riconoscere la verità e discernere la menzogna.

5. Ci dà guida.

6. Imprime in noi il sigillo di appartenenza.

7. Ci aiuta nella preghiera d’intercessione.

L’apostolo Lirio oggi illustra soltanto i primi tre punti.

1 ABITAZIONE Nel capitolo 8 dell’epistola ai Romani l’apostolo Paolo ci fa sapere come ci dipinge Dio. Dice che, poiché Egli ci ha dato il Suo Spirito, non siamo più nella carne, ma nello Spirito, e afferma che chi non ha lo Spirito di Cristo, cioè lo Spirito della nuova nascita, non Gli appartiene. Nel versetto 11 Paolo dice inoltre che, se lo Spirito che risuscitò Gesù dai morti abita in noi, un giorno anche noi risusciteremo dai morti con un corpo incorruttibile e immortale con il quale vivremo per l’eternità. L’apostolo ci esorta a vivere secondo lo Spirito, perché se vivremo secondo la carne morremo, mentre vivremo se faremo morire le opere della carne. Per tale motivo dobbiamo sottomettere il nostro corpo ed educarlo all’autocontrollo.

Romani 8:9 Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete più nella carne ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui. 10 Se Cristo è in voi, certo il corpo è morto a causa del peccato, ma lo Spirito è vita a causa della giustizia. 11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali mediante il suo Spirito che abita in voi. 12 Perciò, fratelli, noi siamo debitori non alla carne per vivere secondo la carne, 13 perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se per mezzo dello Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete. 14 Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio.15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre».
 Lo Spirito Santo dentro di noi ci attesta che siamo figli di Dio e ci dà la carica per gridare: “Abba, Padre”. 
Dal Vangelo di Giovanni apprendiamo che dove c’è lo Spirito Santo c’è tutta la Trinità, perché ciascuno dei tre rappresenta tutti e tre.

Giovanni 14:23 Gesù rispose e gli disse: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. (per mezzo dello Spirito Santo).

 Ma noi, siamo davvero consapevoli che lo Spirito Santo dimora in noi e noi in Lui? Crediamo che la Parola di Dio non mente e che l’Onnisciente Dio ci è tanto vicino?

2Timoteo 1:14 Custodisci il buon deposito che ti è stato affidato mediante lo Spirito Santo che abita in noi.

2Corinzi 6:16 E quale accordo c’è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: «Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo».


1Giovanni 4:12 Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio dimora in noi e il suo amore è perfetto in noi. 13 Da questo conosciamo che dimoriamo in lui ed egli in noi, perché egli ci ha dato del suo Spirito.
 
 La nostra abitudine ad affermare che abbiamo ricevuto lo Spirito Santo nel nostro cuore ci fa perdere di vista un‘importante verità: Egli non si trova solo nel nostro cuore, infatti anche il nostro corpo è santuario di Dio, come dice l’apostolo Paolo.

1Corinzi 6:19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? 20 Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio.

Romani 12:1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio.

 Noi apparteniamo totalmente a Dio, che ci ha acquistati a caro prezzo, corpo compreso, perché per Lui abbiamo un grande valore, e ogni giorno dobbiamo scegliere di offrirGli il nostro corpo in sacrificio vivente.

2 RINNOVAMENTO
 Il nostro rinnovamento inizia con la nuova nascita.

Tito 3:4 Ma quando apparvero la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini 5 egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, 6 che egli ha copiosamente sparso su di noi, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, 7 affinché, giustificati per la sua grazia, fossimo fatti eredi della vita eterna, secondo la speranza che abbiamo.

 Noi siamo stati salvati per grazia mediante la fede, ma l’apostolo Paolo precisa che lo siamo stati per la Sua misericordia. Che differenza c’è tra la grazia e la misericordia? La differenza è che per Sua grazia Dio ci dà ciò che non meritiamo, in virtù della Sua misericordia non ci dà ciò che meritiamo. Come alla donna colta in flagrante adulterio Gesù non diede ciò che meritava, cosi Dio fa con noi: non ci fa pagare la pena che meritiamo e nella Sua giustizia l’ha fatta pagare a Suo Figlio Gesù. Il nostro debito è stato pagato e dopo che è stato espiato Egli ci ha salvati per grazia mediante la fede. La grazia e la misericordia sono due caratteristiche della natura divina.

1Pietro 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti.

1Pietro 1:23 perché siete stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio vivente e che dura in eterno.


2Corinzi 5:17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.


Nuova nascita, rigenerazione, nuova creazione, nati dall’alto, indicano la stessa esperienza che ci consente di acquisire l’immagine di Dio. Oltre che del lavacro della rigenerazione, la Scrittura parla anche di rinnovamento (anakainósis, rinnovamento in meglio). In altri termini, Dio ci salva come ci trova, ma ci ama troppo per lasciarci come ci trova e attraverso un processo ci rinnova al fine di portarci a realizzare in noi l’immagine di Gesù.

Romani 12:2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.


Efesi 4:23 per essere rinnovati nello spirito della vostra mente,
 Il salmista Davide, che aveva commesso gravissimi peccati, comprese di avere una natura sbagliata e profetizzò la nuova nascita e il rinnovamento.

Salmi 51:10 O DIO, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo.
 Il nostro rinnovamento si vede dal cambiamento del nostro modo di pensare. Siamo realmente rinnovati se pensiamo come Cristo, compiamo le Sue stesse azioni e abbiamo le Sue stesse motivazioni.

3 EFFUSIONE

 Tutti coloro che sono salvati mediante “il lavacro della nuova nascita” hanno lo Spirito Santo sparso, cioè effuso abbondantemente su di loro.

Tito 3:6 che egli ha copiosamente sparso su di noi, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, 7 affinché, giustificati per la sua grazia, fossimo fatti eredi della vita eterna, secondo la speranza che abbiamo.
 In altri termini Dio, oltre ad averci fatto nascere di nuovo e averci rinnovati, ha sparso abbondantemente su di noi il Suo Spirito, la Sua unzione. Dallo studio dell’A.T. apprendiamo che quando veniva unto qualcuno, un re o un sacerdote, la quantità dell’olio dell’unzione non era sempre la stessa. Saul fu unto con un vasetto d’olio, Davide con un corno pieno d’olio, Aaronne con una quantità di olio che giunse fino all’orlo delle sue vesti. E noi? Siamo stati unti copiosamente! Gesù non ci ha solo rigenerati e rinnovati, ma ci ha anche unti per adempiere il Suo proposito.

Atti 2:18,33 In quei giorni spanderò del mio Spirito sopra i miei servi e sopra le mie serve, e profetizzeranno…. 33 Egli dunque, essendo stato innalzato alla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre la promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi vedete e udite. 
Non possiamo ignorare l’unzione che abbiamo ricevuto, quindi dobbiamo cambiare il nostro modo di parlare e non dire mai: “ Non posso farcela!”.

Atti 1:8 Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra.