Questa mattina il pastore ha condotto la nostra attenzione sulla realtà del regno spirituale sottolineando che questo messaggio è propedeutico ai culti delle prossime domeniche in cui spiegherà come accendere i sensi spirituali.
Quando sperimentiamo la nuova nascita, ci accorgiamo che Dio pone dentro di noi una realtà spirituale perfetta che possiede dei sensi spirituali per catturare il soprannaturale. Dunque il motivo per cui molte persone nate di nuovo, non hanno sensi spirituali attivi è perché sono spenti dal punto di vista soprannaturale
Tommaso ne è un esempio. Nonostante avesse sperimentato le realtà soprannaturali e vissuto con Gesù che operava prodigi e segni, Tommaso era ancora schiavo dei sensi naturali.
Cosa si intende per sensi spirituali? Un esempio è descritto in 2Re 6:15-17: “L’indomani il servo dell’uomo di Dio si alzò al mattino presto e uscì, ed ecco, la città era circondata da un esercito con cavalli e cavalieri. Allora il suo servo gli disse: «Ah, cosa faremo, mio signore?». Egli rispose: «Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro». Poi Eliseo pregò e disse: «O Eterno, ti prego, apri i suoi occhi, perché possa vedere». L’Eterno allora aperse gli occhi del giovane e questi vide; ed ecco il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco, tutt’intorno ad Eliseo”.
I sensi spirituali ci aiutano a vedere quello che i sensi naturali non possono: le realtà spirituali. In Genesi 1:26-27 è scritto “poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Così Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina”.
Quando l’uomo fu creato, lo spirito fu creato in cielo, nella gloria. L’uomo, dunque, è stato creato nella gloria ed è stato destinato alla gloria. La gloria è, quindi, vivere nell’atmosfera della perfezione di Dio.
Quando un uomo pecca, esce dalla gloria perché trasgredisce la perfezione di Dio. È importante sottolineare, però, che quando Adamo peccò non c’era ancora l’espiazione del peccato. Egli, pertanto, dovette addossarsi tutte le conseguenze del peccato. Oggi, se qualcuno pecca, il sangue di Gesù Cristo lo purifica poiché Egli è l’espiazione. Il piano di Dio è, dunque, un piano perfetto poiché l’espiazione non crea separazione da Dio.
È scritto, infatti, in 2Corinzi 5:17: ”Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova (creazione) creatura; le cose vecchie sono passate (quelle derivanti dalla caduta di Adamo); ecco, tutte le cose sono diventate nuove”.
Dio ci ha fatto nuovi, ci ha dato una nuova natura. Questo significa che se siamo nuovi, nella nostra nuova natura spirituale non abbiamo un passato che ci condanna. È scritto, piuttosto, che siamo Benedetti con ogni benedizione spirituale.
In Efesini 1:3 leggiamo: ”Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo”.
Ogni credente ha ereditato grandi ricchezze in Cristo.
Come un figlio di Re e coerede di Cristo, il credente è ricco e abbonda delle benedizioni divine. Queste evidenze, purtroppo, non si vedono in tanti credenti. C’è, infatti, una discrepanza tra ciò che la Bibbia dice che siamo e il modo in cui viviamo. Alcuni conoscono la dottrina del Regno, ma non vivono il Regno e, dunque, non vivono nel Regno Spirituale. Dio non può cambiarci se non cambia la nostra mente. La nostra mente deve essere rinnovata dalla rivelazione.
Noi siamo stati fatti ricchi con Cristo Gesù, ma se non viviamo le sue ricchezze è perché sposiamo, piuttosto, lo spirito di povertà di questo mondo. Lo stesso accade per le malattie. Questo significa che – pur avendo ricevuto la riconciliazione per mezzo del Suo sangue – ancora alcuni non hanno sperimentato la pienezza di Cristo manifestata. Quando nasciamo di nuovo, sentiamo la presenza di Dio. Dio, dunque, ci ha dato la percezione del senso della Sua Presenza. Stare lontani dalla Sua presenza ci spegne spiritualmente e spegne i nostri sensi spirituali.
Romani 5:10 ci parla della riconciliazione con Dio: “Infatti, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo Figlio, molto più ora, che siamo stati riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita”.
Per mezzo di questa riconciliazione, dunque, noi siamo salvati e liberati da ogni situazione. Egli, però, vuole portarci oltre, alla pienezza, così come è scritto in Efesini 3:19: ”…e conoscere l’amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinché siate ripieni di tutta la pienezza di Dio”.
Gesù, nella sua pienezza, faceva cose che noi non abbiamo ancora fatto: camminava sulle acque, operava prodigi a dimostrazione che l’uomo – colmo della pienezza di Dio – può operare cose impossibili sul piano naturale. Per sperimentare questo occorre che la nostra mente sia rinnovata come è scritto in Romani 8:5-8: “Infatti coloro che sono secondo la carne volgono la mente alle cose della carne, ma coloro che sono secondo lo Spirito alle cose dello Spirito. Infatti la mente controllata dalla carne produce morte, ma la mente controllata dallo Spirito produce vita e pace. Per questo la mente controllata dalla carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomessa alla legge di Dio e neppure può esserlo. Quindi quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio”.
La nostra mente e i nostri pensieri sottomessi ai sensi naturali, producono morte, ma quando Dio ci ha fatto nascere di nuovo ha attivato i nostri sensi spirituali. Il primo senso che ha attivato è la percezione della Sua presenza per camminare alla presenza di Dio.
Gesù spiegò a Nicodemo il Regno spirituale in Giovanni 3:5–13: “Gesù rispose: “«In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: “Dovete nascere di nuovo”. Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va, così è per chiunque è nato dallo Spirito». Nicodemo, rispondendo, gli disse: «Come possono accadere queste cose?». Gesù rispose e gli disse: «Tu sei il dottore d’Israele e non sai queste cose? In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo visto, ma voi non accettate la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose terrene e non credete, come crederete se vi parlo di cose celesti? Or nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo, cioè il Figlio dell’uomo che è nel cielo”.
Gesù parlò a Nicodemo di tutto il piano divino, ma Nicodemo (che aveva una mente carnale) non poteva comprendere le cose spirituali anche se era dottore della legge. Gesù, infatti, afferma: “Se vi ho parlato di cose terrene e non credete, come crederete se vi parlo di cose celesti?”.
Come Nicodemo, anche Tommaso percepiva solo secondo i sensi naturali.
Lo Spirito Santo è colui che ci fa conoscere ogni verità, come è scritto in Giovanni 16:13 e 15: “Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. Tutte le cose che il Padre ha sono mie, per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve lo annunzierà”.
Ciò che Dio dice è verità è non c’è potestà che possa mutare ciò che Dio ha detto e stabilito. La verità si riferisce alla realtà (la parola verità in greco ha il significato di realtà), ci dice come stanno veramente le cose, come operano e cosa sta accadendo. Ora se il diavolo è padre della menzogna, quanto più Dio, invece, è verità. La verità è il livello più alto della realtà. La Parola di Dio è la verità e se noi viviamo nella realtà della Parola allora vivremo nella pienezza della Sua Parola, della Sua Grazia. Vivremo da vincitori, da liberi in Cristo Gesù. Perché la verità ci fa liberi.
Per questo sta scritto in Giovanni 17:17: ”Santificali nella tua verità, la tua parola è verità”.
La verità della nostra posizione spirituale è che noi siamo seduti nei luoghi celesti in Cristo Gesù.
Efesini 1:20 lo afferma: “…che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti”. E ancora in Efesini 2:4-6 leggiamo: “Ma Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù”.
Gesù, dopo la risurrezione, ha mostrato la potenza soprannaturale del corpo spirituale. In Giovanni 20:19 è scritto: “Ora, (dopo la risurrezione) la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesù venne e si presentò là in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!»“. E ancora, in Giovanni 20:26-29, leggiamo: ”Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte serrate, si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il dito e guarda le mie mani, stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». Allora Tommaso rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai visto Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto»”.
Dio vuole che noi siamo beati perché crediamo alla verità della Sua Parola. Dio vuole che noi crediamo con la stessa semplicità dei bambini che credono in modo genuino e vero.
La Bibbia ci dice che c’è un regno fisico e sensoriale e un regno spirituale. È scritto in Genesi 1:1: ”Nel principio Dio creò i cieli e la terra” (in questo verso la versione originale dice due cieli e questo significa che il terzo cielo – dove Lui dimora – c’era già)
C’era, dunque, nell’Eden una realtà naturale e una realtà spirituale. Le Scritture affermano che Dio è Eterno, che non che ha inizio e non ha fine. A motivo di ciò possiamo arrivare alla conclusione che Dio creò due cieli per i seguenti motivi:
1. Dio, essendo Eterno, risiedeva già nel Suo Regno fin da prima della creazione, ovvero nel Regno dei Cieli. Questo Cielo è il “cielo spirituale” che non aveva bisogno di essere creato perché insieme a Dio già sussisteva. Solo successivamente venne creata la Terra.
2. Attraverso le Scritture, sappiamo che esistono più cieli:
– il cielo atmosferico (o biosfera);
– il cielo siderale (l’universo);
– e il cielo spirituale (paradiso o terzo cielo).
Dio vuole che noi viviamo nella realtà del mondo spirituale per mezzo della Fede. L’apostolo Paolo ne è un esempio e ci racconta la sua esperienza soprannaturale in 2Corinzi 12:1-6: ”Certo il vantarsi non mi è di alcun giovamento; verrò quindi alle visioni e rivelazioni del Signore. Io conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa (se con il corpo o fuori del corpo non lo so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. E so che quell’uomo (se con il corpo o senza il corpo, non lo so, Dio lo sa), fu rapito in paradiso e udì (con i sensi spirituali) parole ineffabili, che non è lecito ad alcun uomo di proferire. Io mi glorierò di quel tale, ma non mi glorierò di me stesso, se non delle mie debolezze. Anche se volessi gloriarmi, non sarei un insensato perché direi la verità, ma me ne astengo, affinché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me”.
Cosa ha preparato, dunque, Dio per quelli che lo amano? In 1Corinzi 2:9-13 sta scritto: “«Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano». Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi tra gli uomini, infatti conosce le cose dell’uomo, se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali”. Dio ha preparato la Sua pienezza per noi. Egli vuole le Sue ricchezze per la nostra vita. Nostro Padre desidera che noi stiamo seduti in Cristo Gesù nei luoghi celesti per essere vincitori su questo mondo, per essere testimonianza per la Sua Gloria. Beati, dunque, quelli che credono, che si fidano della Parola di Dio, perché riceveranno le cose che Dio ha preparato per loro. Amen.
Redazione: Naomi Chiaramonte