LA NUVOLA NELL’ANTICO E NEL NUOVO TESTAMENTO

Culto del 09 Mag 2021
Predicatore: Apostolo Lirio Porrello
Download PDF

I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento dichiara l’Opera delle sue mani. Salmi 19:1

Redazione a cura di Caterina Di Miceli

La predicazione di oggi riprende il tema della gloria di Dio e viene introdotta dalla lettura del primo versetto del Salmo 19, che esalta la grandiosità e la perfezione del firmamento, opera delle Sue mani.
L’apostolo Lirio ricorda alla chiesa che prima della caduta di Adamo nel peccato tutta la creazione funzionava perfettamente, perché in essa si rifletteva la gloria di Dio e quindi la Sua perfezione.
Quella gloria era l’intenzione originale di Dio per l’uomo, infatti in essa Dio pose il primo Adamo, ma dopo la caduta, con la redenzione che Gesù portò a compimento per l’umanità perduta, Egli si propone di realizzare una completa restaurazione

Ebrei 2:10 Conveniva infatti a colui, per il quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, nel portare molti figli alla gloria, di rendere perfetto per mezzo di sofferenze l’autore della salvezza.

Questo versetto afferma che, pur di redimerci, l’Autore della salvezza ha dovuto affrontare sofferenze indicibili che Lo hanno reso perfetto.
L’apostolo Lirio spiega che all’atto della creazione il primo Adamo era già adulto, non subì il processo della crescita perché fu creato nella gloria, dove tutto è perfetto e non è necessario un processo, mentre l’ultimo Adamo dovette subire il naturale processo di crescita tipico di ogni essere umano e in quanto tale non era perfetto, lo divenne attraverso l’ubbidienza, che imparò dalle cose che soffrì. Così poté realizzare una salvezza perfetta e portare molti figli alla gloria originale, nella quale non c’era morte, né malattia, né vecchiaia. La nostra mente incontra difficoltà a comprendere quell’ordine perfetto, visto che siamo nati e cresciuti in un totale disordine, ma Dio ci sta ammaestrando per farci comprendere quale sarà la nostra destinazione finale.
Prima della caduta, Adamo ed Eva vivevano in una continua visione aperta, poiché avevano aperti sia i sensi naturali che quelli spirituali e quindi potevano vedere contemporaneamente sia nel mondo naturale che in quello spirituale.
Adamo era dotato di notevoli capacità mentali, lo dimostra il fatto che diede il nome a tutte le innumerevoli specie di animali esistenti, ma dopo la caduta tali capacità in buona parte scemarono e i sensi dello spirito si chiusero. Dopo aver peccato, i nostri progenitori cambiarono, non erano più quelli di prima, ma non cambiò Dio, il quale, poiché li amava e desiderava avere comunione con loro, scese al loro livello e si manifestava in un modo diverso, nella SHEKHINAH, una gloria tangibile e visibile ai sensi naturali. Questo ci dice che Dio è sempre pronto a scendere al nostro livello, anche se preferisce che noi ci innalziamo al Suo.
C’è da chiedersi come hanno potuto, i profeti dell’AT, descrivere alla perfezione eventi che si sarebbero verificati dopo molti secoli, se non con il fatto che sono usciti dalla dimensione del tempo e sono entrati in quella della gloria, dove tutto era già avvenuto e da dove hanno attinto la conoscenza di eventi futuri.

Quando il popolo d’Israele si mosse nel deserto, per quarant’anni fu accompagnato da una colonna di nuvola di giorno e da una colonna di fuoco di notte, visibile e tangibile a tutti, e l’Eterno andava davanti a loro.

Esodo 13:20 Così essi partirono da Sukkoth e si accamparono a Etham, ai margini del deserto. 21 E l’Eterno andava davanti a loro, di giorno in una colonna di Nuvola per guidarli nella via, e di notte in una colonna di Fuoco per far loro luce, affinché potessero camminare giorno e notte. 22 La colonna di nuvola non si ritirava mai davanti al popolo di giorno, né la colonna di fuoco di notte.

Questo avvenne prima che fosse edificato il tabernacolo, perché dopo la sua erezione, avvenuta un anno dopo l’uscita dall’Egitto, la nuvola si posizionò sopra il tabernacolo, non andava più davanti a loro.

Esodo 40:38 poiché la nuvola dell’Eterno stava sul tabernacolo durante il giorno, e di notte su di esso stava un fuoco, davanti agli occhi di tutta la casa d’Israele, durante tutti i loro spostamenti.

Dio aveva riservato a Mosé la manifestazione della Sua gloria quando l’Angelo dell’Eterno, cioè Gesù, gli apparve sotto forma di roveto ardente. Quella che Mosé vide era la stessa colonna di fuoco che li avrebbe accompagnati nel deserto.

Esodo 3:1 Or Mosè pascolava il gregge di Jethro suo suocero, sacerdote di Madian; egli portò il gregge oltre il deserto e giunse alla montagna di DIO, all’Horeb. 2 E l’Angelo dell’Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mosè guardò ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava. 3 Allora Mosè disse: «Ora mi sposterò per vedere questo grandioso spettacolo: perché mai il roveto non si consuma!». 4 Or l’Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Egli rispose: «Eccomi».

Mosé vide la stessa nuvola sul monte Sinai, quando vi salì per ricevere dal Signore le tavole della legge. Fu allora che ricevette dall’Eterno precise istruzioni riguardo all’erezione del tabernacolo.

Esodo 24:15 Mosè dunque salì sul monte e la nuvola ricoperse il monte. 16 Ora la gloria dell’Eterno rimase sul monte Sinai e la nuvola lo coperse per sei giorni; il settimo giorno l’Eterno chiamò Mosè di mezzo alla nuvola. 17 E l’aspetto della gloria dell’Eterno era agli occhi dei figli d’Israele come un fuoco consumante sulla cima del monte. 18 Così Mosè entrò in mezzo alla nuvola e salì sul monte; e Mosè rimase sul monte 40 giorni e quaranta notti.

Quel tabernacolo durò quattrocento anni, fino all’edificazione del tempio di Salomone, ed era stato eretto nel primo giorno del primo mese del secondo anno dopo che uscirono dall’Egitto, quindi gli Israeliti stettero senza tabernacolo per un anno, durante il quale, comunque, ebbero la nuvola della gloria e la colonna di fuoco.
Esodo 40:17 Così il primo giorno del primo mese del secondo anno, il tabernacolo fu eretto.

Dopo che il tabernacolo fu eretto, Dio vi posizionò la Sua gloria, la nuvola si spostò su di esso.
Numeri 9:15 Or il giorno in cui il tabernacolo fu eretto, la nuvola coprì il tabernacolo, la tenda della testimonianza; e dalla sera fino al mattino la nuvola aveva sul tabernacolo come l’aspetto di fuoco. 16 Così avveniva sempre: la nuvola copriva il tabernacolo di giorno, e di notte aveva l’aspetto di fuoco.

Dio insegnò al popolo d’Israele la legge perpetua dell’olocausto, in base alla quale ogni giorno dovevano essere offerti due agnelli.
Esodo 29:42 Sarà un olocausto perpetuo per tutte le future generazioni, offerto all’ingresso della tenda di convegno, davanti all’Eterno, dove io vi incontrerò per parlarti. 43 E là io mi incontrerò coi figli d’Israele; e la tenda sarà santificata dalla mia gloria. 44 Così santificherò la tenda di convegno e l’altare; santificherò pure Aaronne e i suoi figli, perché mi servano come sacerdoti. 45 Dimorerò in mezzo ai figli d’Israele e sarò il loro DIO.46 Ed essi conosceranno che io sono l’Eterno, il loro DIO, che li ho fatti uscire dal paese d’Egitto per dimorare tra di loro. Io sono l’Eterno, il loro DIO».

In questi versetti è scritto che Dio s’incontrava con i figli d’Israele, ma parlava solo con Mosè. Vi e scritto anche che la gloria dell’Eterno santificò sia la tenda di convegno che l’altare, Aaronne e i suoi figli, affinché potessero offrire sacrifici perfetti.
Gli Israeliti avevano già fatto l’esperienza miracolosa che li aveva portati fuori dal Paese d’Egitto, perché dunque è scritto: “Conosceranno che io sono l’Eterno il loro Dio”? Perché quello era stato solo l’inizio della loro conoscenza di Dio, cosa che avviene mediante una rivelazione progressiva.

Desiderio finale di Dio è sempre stato quello di dimorare col Suo popolo, e questo si realizzerà, come è scritto nel libro dell’Apocalisse,
Apocalisse 21:3 E udii una gran voce dal cielo, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio.

C’è differenza tra la fede e la gloria Shekhinah? Certamente sì, perché la fede si basa su ciò che non si vede, mentre la Shekhinah si vede, ed anche se la manifestazione della gloria è nella sovranità di Dio, Mosé ci rivela che Egli può manifestarla grazie alla nostra obbedienza.
Levitico 9:6 Allora Mosè disse: «Questo è ciò che l’Eterno vi ha comandato; fatelo, e la gloria dell’Eterno vi apparirà».

Anche nel NT c’è la manifestazione della Shekhinah, sia pur in minore misura. Vediamo alcuni esempi.
Quando Gesù nacque, l’annuncio fu dato da un angelo ai pastori e tutti poterono vedere una luce talmente forte che suscitò paura.

Luca 2:8 Ora in quella stessa regione c’erano dei pastori che dimoravano all’aperto nei campi, e di notte facevano la guardia al loro gregge. 9 Ed ecco, un angelo del Signore si presentò loro e la gloria del Signore risplendette intorno a loro, ed essi furono presi da grande paura.

Anche Saulo da Tarso vide la Shekhinah quando, sulla via di Damasco, dove si stava recando per perseguitare i cristiani, fu investito da una fortissima luce che lo abbagliò e lo accecò.

Atti 9:3 Or avvenne che, mentre era in cammino e si avvicinava a Damasco, all’improvviso una luce dal cielo gli folgorò d’intorno. 4 E, caduto a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». 5 Ed egli disse: «Chi sei, Signore?». E il Signore disse. Io sono Gesù, che tu perseguiti; ti è duro recalcitrare contro i pungoli.

Lo stesso Paolo racconta l’esperienza che aveva fatto sulla via di Damasco.
Atti 22:11, disse: “Ora, siccome io non vedevo nulla per lo splendore di quella luce, fui condotto per mano da quelli che erano con me; e così entrai a Damasco.

La nuvola è sempre stata presente nella vita di Gesù, dalla nascita fino alla Sua ascensione al cielo, e come ascese al cielo avvolto dalla nuvola della gloria, così ritornerà n ella gloria del Padre.

Atti 1:9, Gesù ascese al Padre attraverso la nuvola visibile di gloria: “Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu sollevato in alto; e una nuvola lo accolse e lo sottrasse dai loro occhi.”

Anche Stefano, il primo martire della Chiesa, vide la gloria mentre lo lapidavano.
Atti 7:55 Ma egli, ripieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio.

Nel libro degli Atti si parla di ciò che avvenne a Pietro quando era in carcere e di notte dormiva: Una luce risplendette nella cella… e le catene gli caddero dalle mani.

Atti 12:7 Ed ecco, un angelo del Signore sopraggiunse e una luce risplendette nella cella; e, percosso il fianco di Pietro, lo svegliò, dicendo: «Alzati in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani.

In quella circostanza Pietro non ebbe piena coscienza di ciò che gli stava accadendo, ma di fatto egli sperimentò cosa può accadere quando si sta sotto la nuvola della gloria.

Dopo quanto esposto, viene da chiedersi se nel tempo della fine la gloria si manifesterà. Certamente sì, e Dio ci sta preparando a riceverla, ma potrà sperimentarla solo chi è vicino a Lui.

Nell’epistola ai Corinzi è scritto che ci sono glorie diverse nell’Antico e nel Nuovo Testamento.
Se nell’AT il ministero della condanna fu circondato dalla gloria, quanto più essa abbonderà nel NT, in cui vige il ministero della giustizia?
2Corinzi 3:9 Se infatti il ministero della condanna fu circondato di gloria, molto più abbonderà in gloria il ministero della giustizia.

Nell’AT si manifestava solo una parte della gloria, mentre oggi noi, che siamo figli, possiamo contemplare a viso scoperto la gloria del Signore.
2Corinzi 3:18 E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore.
Riguardo a questo versetto viene precisato che chi è nato di nuovo ha la natura divina e la trasformazione di cui si parla riguarda la nostra condotta, che deve migliorare per potere manifestare tale natura.
La gloria degli ultimi tempi sarà equivalente alla somma di tutte le glorie precedenti, sia dell’AT che del NT, con il risultato che si avrà pieno e totale accesso alla sala del trono della grazia, ci sarà la possibilità di vedere ciò che è compiuto nell’eternità e avverranno miracoli straordinari.
I profeti dell’AT ebbero conoscenza di cose che sarebbero avvenute molti secoli dopo, perché Dio permise loro di accedere al terzo cielo e vedere ciò che era già compiuto nell’eternità. Ad esempio il profeta Isaia descrisse con dovizia di particolari la passione di Gesù otto secoli prima che avvenisse sulla terra. I profeti, comunque, non videro solo la sofferenza del Messia, videro anche le glorie che ne sarebbero seguite.

1Pietro 1:9 ottenendo il compimento della vostra fede, la salvezza delle anime. 10 Intorno a questa salvezza ricercarono e investigarono i profeti che profetizzarono della grazia destinata a voi, 11 cercando di conoscere il tempo e le circostanze che erano indicate dallo Spirito di Cristo che era in loro, e che attestava anticipatamente delle sofferenze che sarebbero toccate a Cristo e delle glorie che le avrebbero seguite.