LA DOTTRINA DEI BATTESIMI

Culto del 03 Giu 2018
Predicatore: Apostolo Lirio Porrello
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Ebrei 6:1 Perciò, lasciando l’insegnamento elementare su Cristo, tendiamo alla perfezione, senza porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, 2 della dottrina dei battesimi, dell’imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno

 

Oltre sessanta battezzandi scenderanno nella acque in questo giorno dedicato ai battesimi, e la predicazione inizia con la lettura dei versetti dell’epistola agli Ebrei in cui vengono citate le sei dottrine fondamentali della dottrina di Cristo, tra cui c’è quella dei battesimi. L’apostolo Lirio fa presente che tale dottrina fa parte del Grande Mandato di Gesù alla Chiesa, riportato nel Vangelo di Matteo.

Matteo 28:18 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen».

In cosa consiste il Grande Mandato? Consiste in un compito che, per delega di Gesù, la Chiesa deve svolgere senza apportarvi alcuna modifica, avendo da Lui ricevuto l’autorità necessaria per agire nel Suo nome e per Suo conto.

L’apostolo Lirio afferma che nel mondo dello spirito ogni cosa deve essere fatta su mandato e che agire senza averlo ricevuto significa essere abusivi ed eseguire la propria volontà. Persino Gesù e lo Spirito Santo sono venuti sulla terra su mandato.

Il versetto 2 parla della dottrina dei battesimi, al plurale, mentre in Efesi 4:5 è scritto che vi è un solo battesimo.

Efesi 4:4 Vi è un unico corpo e un unico Spirito, come pure siete stati chiamati nell’unica speranza della vostra vocazione. 5 Vi è un unico Signore, un’unica fede, un unico battesimo, 6 un Dio unico e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in voi tutti.

 

Bisogna fare chiarezza, dato che la Scrittura non può contenere contraddizioni.

L’unico battesimo a cui si riferisce l’epistola agli Efesini è quello grazie al quale si viene salvati.

Marco 16:16 chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.

 

 Questo versetto del Vangelo di Marco ci fa pensare al ladrone che sulla croce ricevette da Gesù l’assicurazione della salvezza. Stando a questo versetto, se è stato salvato è segno che è stato anche battezzato, ma non poté essere battezzato in acqua, visto che era inchiodato alla croce. Nonostante il piano di redenzione non fosse ancora compiuto, egli si salvò grazie alla sua fede estrema, infatti credette che Gesù sarebbe morto, sarebbe risuscitato e lo avrebbe portato con Sé in Paradiso. Confessò che Gesù era il suo Signore e in virtù di questa sua fede fu battezzato nel corpo di Cristo.

La risposta a Efesi 4:5 è che il battesimo nel corpo di Cristo è l’unico necessario per la salvezza e si riceve per mezzo della fede.

Nei su citati versetti dell’epistola agli Efesini sono indicate sette cose “uniche”:

unico corpo, unico Spirito, unica speranza, unico Signore, unica fede, unico battesimo, unico Dio e Padre di tutti.

La radice della parola  greca “baptizo”, da cui deriva l’italiano “battezzare”, è bapto, che viene sempre tradotta con “immergere”.

Anche la concordanza della Bibbia di Strong dà a bapto il significato di “coprire interamente con un fluido, immergere”.

Si deduce quindi che baptizo ha un solo significato: “Fare in modo che qualcosa venga immerso in un fluido e poi sia estratto di nuovo”.

Nella lingua parlata, questo termine veniva usato quando si voleva immergere un panno in un liquido per tingerlo. Per noi questo significa che:

  1. il battesimo deve essere impartito per immersione totale:

  2. quando la persona esce dall’acqua deve avere subito una trasformazione.

 

Perché l’epistola agli Ebrei parla di “battesimi”, al plurale? Semplicemente perché nel Nuovo Testamento vengono citati più battesimi.

  1. Il battesimo di Giovanni Battista – Era un battesimo di transizione tra l’Antico Patto e il Nuovo. Prevedeva il pentimento dei peccati, l’impegno a ravvedersi e a ricevere il Messia.

Marco 1:4 “… battesimo di pentimento e di impegno a ricevere il Messia”.

  1. Il battesimo della sofferenza di Gesù. Anche se noi ci identifichiamo nella Sua sofferenza, chi l’ha patita è stato Lui e noi non possiamo ripeterla.

           Luca 12:50 Ora io ho un battesimo di cui devo essere battezzato, e come sono angustiato finché non sia compiuto.

 

  1. Il battesimo in acqua. È stato ordinato da Gesù e può essere ministrato a chi ha creduto, ha ricevuto il battesimo in Cristo ed è stato salvato. Senza ravvedimento e senza fede nel sacrificio di Gesù, il battesimo in acqua non ha alcun valore. Questo significa che non possono accedervi i bambini, non essendo in grado di ravvedersi e di avere fede in Dio.

Matteo 28:19 “… battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.

 

  1. Il battesimo nello Spirito Santo. È promesso a tutti quelli che sono nati di nuovo e hanno lo stesso dna spirituale.

         Atti 1:5 “… ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo.”

  1. Il battesimo nel corpo di Cristo. È promesso al mondo, perché è l’unico battesimo necessario per ricevere la salvezza.

          1Corinzi 12:13 Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo,

 

  Leggiamo cosa risposero Paolo e Sila al carceriere di Filippi, che aveva chiesto come poteva essere salvato.

Atti 16:30 poi li condusse fuori e disse: «Signori, cosa devo fare per essere salvato?». 31 Ed essi dissero: «Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua». 32 Poi essi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua. 33 Ed egli li prese in quella stessa ora della notte e lavò loro le piaghe. E lui e tutti i suoi furono subito battezzati.

 

La Scrittura indica quattro condizioni necessarie per ricevere il battesimo  in acqua.

  1. Essersi ravveduti. Ravvedersi vuol dire riconoscere che per essere salvati si ha bisogno di Gesù e credere nella Sua opera redentrice.

Atti 2:37 Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?». 38 Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il   perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.39 Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà».

 

  1. Avere fede in Dio. Senza fede è impossibile essere salvati, dato che la salvezza si riceve per grazia mediante la fede.

Marco 16:16 chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.

  1. Avere una buona coscienza. Ai fini di un corretto cammino cristiano è necessario avere la consapevolezza di essere a posto davanti a Dio riguardo all’obbedienza.

1Pietro 3:21 la quale è figura del battesimo (non la rimozione della sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesù Cristo

 

  1. Avere deciso di diventare discepoli di Cristo, essere docili all’insegnamento e alla disciplina, ben disposti all’obbedienza. Chi è obbediente alla volontà di Dio dimostra di essere morto a se stesso e di essere pronto a fare la Sua volontà.

Matteo 28:18 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen».

 

 1Pietro 2:24 Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti.

 

Il battesimo in acqua simboleggia che il battezzando:

  • è morto con Gesù sulla croce;

  • è stato sepolto assieme a Lui;

  • è risuscitato assieme a Lui.

 Se è morto al peccato ed è risuscitato per vivere nella giustizia, in lui è avvenuto un processo di trasformazione visibile anche all’esterno, infatti gli altri si accorgeranno del cambiamento.

Quando gli Israeliti uscirono dall’Egitto, che raffigura il mondo e il peccato, furono salvati dalla schiavitù del faraone, furono battezzati nella nuvola e nel mare, eppure molti perirono nel deserto. Non entrarono nella terra promessa perché erano divenuti idolatri, fornicatori, facili alla lamentela.

La loro storia è stata scritta per metterci in guardia dal peccato e dall’idolatria.

 

1Corinzi 10:1 Ora, fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola e tutti passarono attraverso il mare, 2 tutti furono battezzati per Mosè nella nuvola e nel mare, 3 tutti mangiarono il medesimo cibo spirituale, 4 e tutti bevvero la medesima bevanda spirituale, perché bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva; or quella roccia era Cristo. 5 Ma Dio non gradì la maggior parte di loro; infatti furono abbattuti nel deserto, 6 Or queste cose avvennero come esempi per noi, affinché non desideriamo cose malvagie come essi fecero, 7 e affinché non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: «Il popolo si sedette per mangiare e per bere, e poi si alzò per divertirsi». 8 E non fornichiamo, come alcuni di loro fornicarono, per cui ne caddero in un giorno ventitremila. 9 E non tentiamo Cristo, come alcuni di loro lo tentarono, per cui perirono per mezzo dei serpenti, 10 E non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, per cui perirono per mezzo del distruttore. 11 Or tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono scritte per nostro avvertimento, per noi, che ci troviamo alla fine delle età.

L’uscita dall’Egitto raffigura la salvezza.

Il sangue dell’agnello pasquale rappresenta il sangue di Gesù.

L’attraversamento del mar Rosso rappresenta il battesimo in acqua.

L’essere immersi nella nuvola raffigura il battesimo nello Spirito Santo.

La manna di cui si nutrivano rappresenta la rivelazione della Parola di Dio di cui deve nutrirsi il credente.

Per quarant’anni bevvero l’acqua, che in maniera soprannaturale sgorgava dalla roccia che li accompagnava e che è figura di Cristo.

Sperimentarono quotidianamente il soprannaturale, ma molti non entrarono nella  terra promessa, che raffigura la pienezza di Cristo e le benedizioni del Regno.

Erano stati salvati, ma non avevano adempiuto il proposito di Dio.

Concludendo:

Il battesimo in acqua è un memoriale, un giorno da ricordare.

Comporta una pubblica dichiarazione di fede.

Comporta l’annuncio di volere essere discepoli di Cristo.

Comporta l’annuncio di essere separati dal mondo.

Poiché viene fatto nel nome del Padre, conferisce una nuova identità.

 L’apostolo Lirio ribadisce che il cammino cristiano è strettamente personale e che nessuno può beneficiare della condizione spirituale dei propri genitori.

Non si è credenti perché i genitori sono credenti, per esserlo bisogna decidere di accettare Gesù come Signore della propria vita. Dio non ha nipoti, ha solo figli, e ciascuno deve fare un’esperienza personale con Lui.

Atti 2:38 Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.

                   Ravvedersi, essere battezzati e ricevere il dono dello Spirito Santo:

                                       questo è il principio della vita cristiana.

 

 

Redazione a cura di Caterina Di Miceli