INIZIARE A COMPRENDERE LA GLORIA | Seconda parte

Culto del 18 Giu 2023
Predicatore: Apostolo Lirio Porrello
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Redazione a cura di Caterina Di Miceli

… e al mattino vedrete la gloria dell’Eterno, poiché egli ha udito le vostre mormorazioni contro l’Eterno; ma noi che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?». Esodo 16:7

Nel fare una breve premessa sull’origine della chiesa pentecostale, l’apostolo Lirio afferma che nacque tra la fine dell’’800 e l’inizio del ‘900 in seguito a un risveglio che diede luogo a un movimento mosso dallo Spirito. Coloro i quali ne fecero parte sperimentarono ciò che avevano sperimentato i discepoli di Gesù nel giorno di Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo. Nel corso dei culti molti credenti cadevano a terra, avvenivano guarigioni e miracoli creativi (tutti documentati): arti, muscoli e parti del corpo mancanti, ricrescevano miracolosamente. E noi siamo figli di quel risveglio, infatti anche oggi come allora, se c’è aspettativa, possono avvenire potenti miracoli, perché dove c’è Dio tutto è possibile.

Noi abbiamo bisogno di conoscere qual era l’intenzione originale di Dio per l’uomo all’atto della creazione, perché nella Sua Parola Egli ci fa conoscere la fine sin dal principio. La Bibbia dice chiaramente che tutto ciò che il Signore ha fatto, sin dall’inizio aveva lo scopo di manifestare la Sua gloria, quindi anche noi siamo stati creati allo scopo di manifestare la Sua gloria attraverso di noi.

Nel suo libro, il profeta Isaia riporta le parole pronunciate direttamente da Dio, il quale ci esorta a ricordare le cose passate per comprendere quale sarà la fine.
Molti non sanno perché sono sulla terra e quale sarà il loro destino; tanti adolescenti si tolgono la vita perché pensano che non valga la pena vivere. Certamente questo avviene perché non si predica la Parola di Dio e le persone non sanno perché vivono. Per questo occorre che esploda un grande risveglio!

Isaia 46:9 Ricordate le cose passate di molto tempo fa, perché io sono Dio e non c’è alcun altro; sono DIO e nessuno è simile a me, 10 che annuncio la fine fin dal principio, e molto tempo prima le cose non ancora avvenute, che dico: “Il mio piano sussisterà e farò tutto ciò che mi piace”

Ma cos’è questa gloria di cui parla la Bibbia? Sappiamo che la gloria è l’atmosfera di perfezione in cui Dio vive, è la bellezza delle Sue molteplici perfezioni che si manifesta attraverso il Suo amore e la Sua benignità. La Sua gloria è legata anche al Suo carattere, cioè alla Sua benignità, alla Sua fedeltà, alla Sua santità.

Salmi 19:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] I cieli raccontano la gloria (perfezioni) di Dio e il firmamento dichiara l’opera delle sue mani.

Oggi gli astronomi hanno la possibilità di osservare l’assoluta perfezione del creato e di constatare che è in continua espansione. Noi non abbiamo la percezione dell’infinita grandezza di Dio, non abbiamo la capacità di immaginare la Sua immensità e comprendere come il firmamento possa essere opera delle Sue mani.

L’epistola agli Ebrei riprende il Salmo 8, in cui si afferma che al momento della creazione l’uomo era perfetto e immortale, rispecchiava la l’immagine di Do e la somiglianza con Lui.

Ebrei 2:6 ma qualcuno ha testimoniato in un certo luogo, dicendo: «Che cosa è l’uomo, perché tu ti ricordi di lui, o il figlio dell’uomo perché lo consideri? 7 Tu lo hai fatto per un po’ di tempo inferiore agli angeli, tu lo hai coronato di gloria e di onore e lo hai costituito sopra le opere delle tue mani; 8 tu gli hai posto tutte le cose sotto i piedi». Infatti, nel sottoporgli tutte le cose non ha lasciato nulla che non gli fosse sottoposto. Tuttavia al presente non vediamo ancora che tutte le cose gli sono sottoposte, 9 ma vediamo coronato di gloria e d’onore per la morte che sofferse, Gesù, che è stato fatto per un po’ di tempo inferiore agli angeli, affinché per la grazia di Dio gustasse la morte per tutti.10 Conveniva infatti a colui, per il quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, nel portare molti figli alla gloria, di rendere perfetto per mezzo di sofferenze l’autore della salvezza.

Dio aveva dato all’uomo ogni potere, ma il fatto che al presente non vediamo che tutte le cose gli sono sottoposte, anzi assistiamo a guerre e a un caos totale, è segno evidente che si è allontanato da Lui. Nonostante tutto Dio non ha cambiato le Sue intenzioni originali e ha dovuto mandare Suo Figlio a morire sulla croce per portare molti figli alla gloria.
Gesù, l’autore della vita, ha dovuto soffrire per salvarci, ha dovuto soffrire
per rimuovere la causa che aveva tolto dall’uomo la gloria e, rimuovendo il peccato, ha potuto realizzare il Suo proposito.
Questo è il piano di Dio, riportare l’uomo nella gloria.

Come detto nella precedente predicazione, noi possiamo accedere al soprannaturale attraverso tre mondi che sono in relazione tra loro: quello della fede, quello dell’unzione e quello della gloria.

La Fede – possiamo paragonarla a una pista su cui atterrano gli aerei. In altri termini, dato che Dio ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale in Cristo Gesù, le benedizioni che scendono dal cielo non possono atterrare se non trovano una piattaforma di fede. La fede agisce anche come un’antenna che percepisce i segnali provenienti dal cielo e ci dice cosa Dio vuole fare. Molte volte Egli rivela ciò che ha intenzione di fare, ma ha bisogno di qualcuno che percepisca la Sua volontà. La Scrittura afferma che la fede è certezza (o sostanza) di cose che si sperano, dimostrazione (o evidenza ) di cose che non si vedono (Ebrei 11:1).
Quando risuscitò Lazzaro, Gesù vedeva la situazione nel mondo dello spirito, gli altri la vedevano solo nel naturale.

Giovanni 11:40 Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?».

Gesù sapeva cosa stava per fare, mentre gli altri non capivano e Lo rimproverarono perché secondo loro era giunto in ritardo. Si aspettavano che lo guarisse, mentre Gesù, per fare conoscere la Sua gloria, voleva risuscitarlo e quindi doveva aspettare che morisse. Evidentemente si aspettavano due diversi livelli di gloria.

L’unzione – Per arrivare alla gloria si deve partire dal gradino più basso, quello della fede, la quale chiama l’unzione, e quando si arriva alla pienezza dell’unzione ci si accorge che c’è di più e si reclama la gloria. Sia nella fede che nell’unzione Dio ha bisogno della nostra collaborazione. Nella fede noi ci accordiamo con Dio per vedere le cose come le vede Lui; nell’unzione è Dio che opera attraverso di noi dandoci le abilità necessarie per adempiere il Suo proposito.
All’uomo che aveva la mano secca Gesù ordinò di stenderla, comando apparentemente irrazionale, ma Lui lo vedeva guarito, e poiché quell’uomo obbedì, la mano si risanò istantaneamente.
Il fatto è che Dio è soprannaturale e con Lui non si deve discutere, perché Egli parla dal livello della gloria; a Lui bisogna solo credere.
Quando era nel deserto, Mosé conobbe la gloria di Dio, conosceva la shekinah, vedeva come Egli provvedeva in modo soprannaturale al Suo popolo, ma evidentemente si accorse che c’era di più se Gli disse: “Fammi vedere la Tua gloria”. E Dio gli rispose parlandogli del Suo carattere.

Esodo 34:6 E l’Eterno passò davanti a lui e gridò: «L’Eterno, l’Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in benignità e fedeltà

In altri termini, quando la gloria è in manifestazione, esprime il carattere misericordioso di Dio.
L’unzione è solo un aspetto del potere di Dio e agisce nell’area del ministero; nell’area della legge il Suo potere si chiama autorità, che Gli dà il diritto legale di fare le cose; nell’area della guerra spirituale si chiama potenza, che Gli dà il diritto di sconfiggere tutta la potenza del nemico; nell’area del territorio si chiama dominio, il più alto livello del potere, che Gesù non aveva ancora ricevuto quando si accommiatò dai Suoi discepoli, ai quali infatti disse di avere ricevuto ogni autorità. Ma quando ritornerà verrà per dominare!
Il dominio è il massimo del potere e ogni re lo esercita nel suo territorio, come avvenne a Davide, e l’intenzione originale di Dio per l’uomo rimane quello di dargli dominio. Noi siamo destinati alla gloria e, mentre il peccato ha portato nel mondo schiavitù, dove c’è gloria non c’è corruzione, dove c’è gloria c’è libertà.

Genesi 1:26 Poi DIO disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
2Samuele 8:3 Davide sconfisse anche Hadadezer, figlio di Rehob, re di Tsobah, mentre egli andava a ristabilire il suo dominio lungo il fiume Eufrate.
1Re 9:19 tutte le città di rifornimento appartenenti a Salomone, le città per i suoi carri, le città per la sua cavalleria, tutto ciò che piacque a Salomone costruire in Gerusalemme, nel Libano e in tutto il paese del suo dominio.

Come possiamo notare, i re esercitavano dominio, ma Salomone regnò senza mai fare guerre; per tale motivo il suo regno rappresenta quello del millennio, quando Gesù, dopo avere sconfitto il nemico, dominerà senza mai fare guerre.

Romani 5:2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.

Romani 8:21 nella speranza che la creazione stessa venga essa pure liberata dalla servitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.

Colossesi 1:27 ai quali Dio ha voluto far conoscere quali siano le ricchezze della gloria di questo mistero fra i gentili, che è Cristo in voi, speranza di gloria,

In questo meraviglioso versetto, l’apostolo Paolo afferma che Cristo in noi è speranza di gloria! Dandoci la stessa natura che aveva Adamo all’atto della creazione, Dio ci riporta alle Sue intenzioni originali.
Egli, dandoci lo Spirito Santo, ci ha dato la caparra che ci porterà nella gloria

2Corinzi 5:4 Noi infatti che siamo in questa tenda gemiamo, essendo aggravati, e perciò non desideriamo già di essere spogliati ma rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. 5 Or colui che ci ha formati proprio per questo è Dio, il quale ci ha anche dato la caparra dello Spirito.

La Gloria – Come già detto, la gloria si manifesta esclusivamente per decisione sovrana di Dio; l’essere umano non è coinvolto nella sua manifestazione.

Ebrei 6:5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo a venire.

Dalla Scrittura emerge che ci sono vari livelli di gloria: c’è la gloria dell’Unigenito Figlio, c’è la gloria della risurrezione che Gesù ebbe per quaranta giorni, c’è quella dell’ascensione, quella del millennio e quella eterna.

Giovanni 17:5 Ora dunque, o Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.

Per noi è necessario conoscere il nostro futuro per poter vivere con sapienza il nostro presente.
Una delle caratteristiche della gloria è l’originalità, infatti Dio non fa mai le stesse cose, Egli non fa fotocopie, lo dimostra il fatto che sulla terra siamo tutti diversi e riconoscibili, ciascuno di noi è unico e irripetibile, neppure i gemelli sono identici.

Esodo 3:1 Or Mosè pascolava il gregge di Jethro suo suocero, sacerdote di Madian; egli portò il gregge oltre il deserto e giunse alla montagna di DIO, all’Horeb. 2 E l’Angelo dell’Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mosè guardò ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava. 3 Allora Mosè disse: «Ora mi sposterò per vedere questo grandioso spettacolo: perché mai il roveto non si consuma!». 4 Or l’Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Egli rispose: «Eccomi».

Anche i miracoli di Gesù avvenivano in modi sempre diversi, nella Sua grandezza non faceva mai le stesse cose perché non è limitato e non ha mai clonato nessuno. Egli è infinito!