I SENSI SPIRITUALI

Culto del 15 Mar 2015
Predicatore: Apost. Lirio Porrello
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Lo spirito dell’uomo è la lampada dell’Eterno, che scruta tutti i più reconditi recessi del cuore. Proverbi 20:27

Per approfondire la tematica dei sensi spirituali, la predicazione di oggi prende avvio dalla lettura di una profezia del profeta Gioele riguardante gli ultimi tempi.

Gioele 2:28 «Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni.29 In quei giorni spanderò il mio Spirito anche sui servi e sulle serve.

 L’apostolo Pietro dichiarò (Atti 2:16) che tale profezia  si era adempiuta nel giorno di Pentecoste, ma di certo, poiché si riferisce agli ultimi tempi, essa ha  iniziato ad avere un secondo adempimento all’inizio del ‘900, allorché Dio cominciò a spandere nuovamente il Suo Spirito sopra ogni carne ed è sorto il glorioso movimento pentecostale. Allora è stato restaurato il segno delle lingue, che gli apostoli ricevettero nel giorno di Pentecoste, e la Chiesa entrò in un tempo di benedizione, infatti il movimento pentecostale conta nel mondo oltre un miliardo di persone ed è in continua crescita in tutti i continenti.

Evidentemente Dio sta preparando la Sua Chiesa alla seconda venuta del Messia, ha già iniziato a spandere il Suo Spirito e continuerà a farlo. Vuole introdurci in un mondo soprannaturale attraverso sogni, visioni e ispirazioni profetiche, vuole che ogni essere umano sia ripieno di Spirito ed abbia i sensi spirituali attivi per poter percepire il mondo soprannaturale.

La scorsa domenica è stato detto che l’essere umano è costituito da spirito, anima e corpo e che, per realizzare l’intenzione iniziale di Dio, lo spirito deve prevalere e dominare sull’anima e sul corpo.

Quando lo spirito è attivo e gli permettiamo di dominare il nostro corpo e la nostra psiche, il Signore ci illumina come una lampada che scruta le parti più nascoste del nostro cuore,  che è stato creato nella gloria ed è ad essa destinato (Proverbi 20:27).

Il pastore ribadisce che per far prevalere il nostro spirito rigenerato sul nostro corpo dobbiamo:

nutrirlo con la Parola di Dio, edificarlo parlando in altre lingue, vegliare su di esso, vivere la realtà dello Spirito e imparare a prendere confidenza col mondo soprannaturale, realizzare la presenza di Dio e non trascurare la preghiera personale, che ci rende sensibili alle cose del mondo spirituale.

A Nicodemo, un fariseo che era capo e dottore dei Giudei, Gesù parlò della nuova nascita e cercò di introdurlo nel mondo dello Spirito dicendogli che per entrare nel Regno di Dio e vederlo bisogna nascere di nuovo.

Giovanni 3:3 Gesù gli rispose e disse: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio»….5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.6 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito

Nicodemo non comprendeva le Sue parole, perché lo spirito umano decaduto non comprende le cose spirituali. Gesù gli disse che ciò che nasce dalla carne è carne e non può cambiare la sua natura,  e che ciò che nasce dallo spirito è spirito. Intendeva dire che, come un bambino alla nascita è dotato dei sensi naturali, anche se inizialmente non funzionano bene perché non sono stati ancora esercitati, così ogni persona che nasce di nuovo nel Regno di Dio è già dotata di sensi spirituali perfetti, anche se  per funzionare devono essere attivati, esercitati e sviluppati proprio come quelli naturali.

La Bibbia afferma che tutti i nati di nuovo sono stati benedetti di ogni benedizione spirituale in Cristo Gesù: Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo (Efesini 1:3). Le benedizioni che Dio ci ha dato, però, si trovano nei luoghi celesti; sta a noi prenderle, portarle nei luoghi terrestri e manifestare la Sua benedizione nella nostra vita. Come lo possiamo? Mediante la rivelazione, vedendoci benedetti attraverso i sensi spirituali, anche se quelli naturali ci mostrano ben altro.

Un versetto dell’epistola agli Ebrei: il cibo solido invece è per gli adulti, che per l’esperienza hanno le facoltà esercitate a discernere il bene dal male (v. 5:14), meglio tradotto dalla Luzzi: “…ma il cibo sodo è per uomini fatti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno i sensi esercitati a discernere il bene dal male”, afferma una cosa molto importante: esercitando i sensi spirituali cresciamo nella capacità di discernere il bene dal male.

L’Antico Testamento fa spesso riferimento ai sensi spirituali.

Dopo la straordinaria visione avuta in seguito alla morte del re Uzzia, nella quale vide il manto del Signore riempire tutto il tempio, il profeta Isaia udì l’Eterno dirgli: «Va’ e di’ a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, guardate pure, ma senza discernere! Rendi insensibile il cuore di questo popolo, indurisci i suoi orecchi e chiudi i suoi occhi, affinché non veda con i suoi occhi, né oda con i suoi orecchi né intenda con il suo cuore, e così si converta e sia guarito»  Isaia 6:9-10.  

 Se i sensi spirituali non sono attivi non può esserci una vera conversione del cuore, intendendo per conversione non soltanto la nuova nascita, ma tutto il processo di trasformazione che la segue e che deve avvenire nel nuovo credente in Cristo. Non tutti però permettono allo Spirito Santo di cambiarli; c’è chi continua a mentire, a vivere nella pigrizia, a coltivare vizi, attitudini e abitudini sbagliate,  a vivere praticamente come prima di conoscere Cristo. Ma la nuova nascita deve avere come effetto una trasformazione all’immagine di Cristo!

L’udito spirituale

Il nuovo nato in Cristo è dotato di orecchie spirituali e Gesù fa spesso riferimento all’udito spirituale, ad esempio quando dice: Chi ha orecchie per udire oda (Mt. 11:15)

Nel libro dell’Apocalisse, l’apostolo Giovanni ci descrive cosa vide e cosa udì quando fu rapito nello spirito.

Apocalisse 4:1 Dopo queste cose, io vidi, ed ecco, una porta aperta nel cielo, e la prima voce che avevo udito parlare con me come una tromba disse: «Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire dopo queste». 2 E subito fui rapito in spirito; ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono stava uno seduto.

Il fatto che l’apostolo abbia visto per prima cosa Uno seduto sul trono, vuol dire che la prima cosa di cui dobbiamo avere rivelazione è che Dio regna; poi udì una voce simile al suono di una tromba, che gli diede i messaggi che scrisse nel libro dell’Apocalisse.

La vista spirituale.

Alla chiesa di Efeso, che era quella spiritualmente più avanzata, l’apostolo Paolo scrisse:  non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi (Efesini 1: 16-18)

In questo mondo, in cui tutto va male, Dio dice che se abbiamo gli occhi dello spirito illuminati

possiamo capire a cosa siamo chiamati e vedere le ricchezze dell’eredità celeste che è a nostra disposizione. L’apostolo afferma che quando gli occhi del nostro spirito sono illuminati, cominciamo a vedere le ricchezze che Dio ha preparato per noi.

Ci siamo mai chiesti perché non tutti i credenti ricevono le benedizioni sperate? Non perché qualcuno ne sia escluso, ma perché non tutti hanno la rivelazione e la fede necessarie per riceverle. Il livello di rivelazione che abbiamo delle ricchezze di Dio si vede da quanto Lo ringraziamo, da quanto Lo lodiamo e da quanto … ci lamentiamo!

Nel libro dei Numeri si parla di Balaam, un personaggio ambiguo che fu pagato da Balak per maledire Israele. Balaam vedeva nel mondo dello spirito, ma  spesso metteva questa sua capacità al servizio del male. Davanti alla proposta di Balak, Dio gli proibì di maledire Israele, perché quello era un popolo che Egli aveva benedetto.

Numeri 24:3 Allora pronunciò il suo oracolo e disse: «Così dice Balaam, figlio di Beor, così dice l’uomo i cui occhi sono stati aperti,4 così dice colui che ode le parole di Dio, colui che mira la visione dell’Onnipotente, colui che cade, ma ha gli occhi aperti

Balaam era un tipo fragile, un po’ controverso, ma aveva i sensi spirituali ben esercitati e sviluppati. Aveva gli occhi e le orecchie aperte, e poiché ascoltò ciò che Dio gli disse in quell’occasione e ne  ebbe timore obbedì.

Altro esempio di vista spirituale è quello di Eliseo. Il suo servo si terrorizzò nel vedere  l’esercito dei Siri schierato in assetto di guerra e, poiché non vedeva ciò che invece vedeva il profeta, cioè l’esercito di Dio accampato tutto intorno e molto più numeroso,  questi pregò il Signore di aprirgli gli occhi. Subito gli si aprirono e poté vedere quello che c’era nel mondo dello spirito.

2Re 6:17 «O Eterno, ti prego, apri i suoi occhi, perché possa vedere». L’Eterno allora aperse gli occhi del giovane e questi vide; ed ecco il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco, tutt’intorno ad Eliseo.

Questo ci dice che molte volte guardare le cose con i sensi naturali suscita paura e ansia, mentre guardarle con i sensi spirituali suscita gratitudine e sicurezza. Gli occhi naturali si concentrano su ciò che vedono: la povertà, i debiti, le ristrettezze, i problemi, tutte cose che privano della benedizione; gli occhi spirituali invece vedono le ricchezze che Dio vuole darci e tutto cambia. Gheazi è simile a molti credenti di oggi che, pur frequentando da molto tempo una chiesa benedetta, sono ciechi e sordi spirituali, per cui non crescono spiritualmente.

L’odorato spirituale

Esiste anche l’odorato spirituale e noi possiamo percepire il profumo di Cristo.

2Corinzi 2:14 Or sia ringraziato Dio il quale ci fa sempre trionfare in Cristo e attraverso noi manifesta in ogni luogo il profumo della sua conoscenza. 15 Perché noi siamo per Dio il buon odore di Cristo fra quelli che sono salvati, e fra quelli che periscono;

L’apostolo Paolo afferma che la conoscenza di Cristo fa profumo, dice anche che Dio sente il buon odore di quelli che sono salvati.

Il gusto spirituale

Al profeta Ezechiele il Signore ordinò di mangiare un rotolo.

Ezechiele 1:1 Nel trentesimo anno, il cinque del quarto mese, avvenne che, mentre mi trovavo tra i deportati presso il fiume Kebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni da parte di DIO.

Ezechiele 3:2 Così io apersi la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo.3 Poi mi disse: «Figlio d’uomo, ciba il tuo ventre e riempi le tue viscere con questo rotolo che ti do». Così io lo mangiai e fu nella mia bocca dolce come il miele.

Evidentemente si trattava di un cibo spirituale. Il rotolo rappresenta una nuova rivelazione che va digerita spiritualmente e diventa parte di noi. Il gusto spirituale si sperimenta quando si ‘mangia’ la Parola di Dio, si sente la sua dolcezza e le si permette di diventare parte di noi entrando in circolo nella nostra vita spirituale,  allo stesso modo in cui il cibo naturale viene digerito e diventa  parte di noi.

Il tatto spirituale

Il tatto spirituale permette di avvertire la presenza dello Spirito in modo soprannaturale.

 Il pastore riferisce di aver pregato tempo fa a Milano per un ex pugile, un uomo dalla stazza imponente che era stato peso massimo e campione italiano. Non appena lo toccò, costui cominciò a sudare in modo impressionante in tutto il corpo. La potenza di Dio scese su di lui ed egli avvertì come un fuoco, un forte calore che lo sconvolse. Alla fine quell’uomo gli chiese cosa avesse nelle mani, ma nelle mani non solo non aveva nulla, erano addirittura fredde, dato il clima di quella città.

Luca 8:45 E Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». Siccome tutti lo negavano, Pietro e coloro che erano con lui dissero: «Maestro, le folle ti stringono e ti premono e tu dici: “Chi mi ha toccato?”». 6 Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato, perché ho sentito che una potenza è uscita da me».

Quando Gesù fu toccato dalla donna dal flusso di sangue e disse :”Chi mi ha toccato?”, sapeva che quello non era stato un tocco fisico, ma spirituale, visto che aveva sentito potenza uscire da Lui. Chi Lo aveva toccato fisicamente non aveva ricevuto nulla, ma il tocco di fede di quella donna attirò la Sua potenza guaritrice.

 In Ebrei 5:14 è scritto che quelli che hanno i sensi spirituali esercitati possono digerire il cibo spirituale solido e discernere il bene dal male. Per diventare credenti maturi è necessario tenere i sensi spirituali in costante esercizio, infatti la comprensione del mondo spirituale non si acquista sol perché si frequenta da molto tempo una chiesa, ma in base alle esperienze spirituali che si fanno. Sono le esperienze che rendono i credenti maturi e poiché tutti nasciamo per avere successo, se lo vogliamo tutti possiamo crescere spiritualmente e quindi nella benedizione.

Matteo 13:16 Ma, beati i vostri occhi perché vedono, e i vostri orecchi perché odono.

 I sensi spirituali agiscono come parte della coscienza  e fanno parte del nostro mondo interiore.

Si può essere ciechi fisicamente e avere un grande senso di spiritualità, ma si può avere il massimo della vista naturale ed essere spiritualmente ciechi, come erano i farisei.

Giovanni 9:39 Poi Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi». 40 Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste cose e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». 41 Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, perciò il vostro peccato rimane».

Il Figlio di Dio era sulla terra, ma chi avrebbe dovuto riconoscerLo era cieco; per questo Gesù disse che avrebbe aperto gli occhi ai ciechi e li avrebbe chiusi a quelli che dicevano di vedere.

Sia il profeta Isaia che Gesù dissero che alcune persone sono spiritualmente cieche e  sorde. Sono coloro i quali più volte ignorano l’appello di Dio nella loro coscienza, sono induriti nell’interiore, hanno i sensi spirituali insensibili e diventano duri di cuore.

Matteo 13:9 Chi ha orecchi da udire, oda!».10 Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».11 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.12 Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell’abbondanza, ma a chiunque non ha, gli sarà tolto anche quello che ha.13 Perciò io parlo loro in parabole, perché vedendo non vedano, e udendo non odano né comprendano.14 Così si adempie in loro la profezia d’Isaia, che dice: “Voi udirete ma non intenderete; guarderete ma non vedrete”.15 Perché il cuore di questo popolo è divenuto insensibile, essi sono diventati duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore e non si convertano, e io li guarisca”.

Molti credenti di oggi sono divenuti insensibili e non permettono a Dio di trasformarli, di dare loro rivelazioni e neppure di guarirli, perché per essere come ci vede Dio e ricevere le Sue benedizioni abbiamo assoluto bisogno di crescere nella sensibilità spirituale e accordarci con Lui. Allora la Sua potenza si scarica nella nostra vita e ci dà quello di cui abbiamo bisogno.

Gesù aveva i sensi spirituali sempre attivi: vedeva e udiva continuamente ciò che il Padre diceva e faceva e ci rivela che alcuni non cambiano e non guariscono perché hanno i sensi spirituali spenti, ma poiché in questo tempo Dio vuole dare un’accelerazione alla manifestazione del soprannaturale, se la chiesa crescerà in questo senso, farà esperienze mai fatte prima.

 

 

Redazione a cura di Caterina Di Miceli