Lungo il fiume, su entrambe le sue sponde, crescerà ogni specie di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno e il cui frutto non verrà mai meno. Porteranno frutto ogni mese, perché le loro acque escono dal santuario, il loro frutto servirà di cibo e le loro foglie di medicina» Ezechiele 47:12
Dopo la predicazione riguardante il risveglio nella casa (del 2 febbraio 2014) e la necessità di deporre gli idoli e tornare al Bethel, luogo di preghiera e di comunione con Dio, oggi si prosegue sul tema della famiglia e viene illustrato il modo in cui noi possiamo sperimentare la potenza di Gesù e le Sue benedizioni a casa nostra.
È alla presenza di Dio che noi possiamo ricevere un rhema per la nostra vita, per tale motivo dobbiamo privilegiare la preghiera e l’ascolto della voce di Dio a quello di tante voci che ogni giorno ci bombardano. Con la Sua presenza si manifesta la Sua gloria e quando si manifesta la Sua gloria la nostra vita cambia. Oggi più che mai c’è bisogno di Dio nelle case, perché come non mai oggi c’è un attacco spietato alla famiglia. Satana è scatenato, scaglia tutto il suo esercito per distruggerla, ma a tal fine anche i potenti della terra fanno la loro parte, promulgando leggi ingiuste e opprimendo il popolo invece di alleviarlo.L’attuale situazione economica, che costringe molti a lavorare anche la domenica per raggranellare un po’ di denaro, ci ricorda ciò che avvenne al popolo d’Israele, schiavo in Egitto, allorché il faraone gli impose di lavorare di più sottraendogli il tempo per stare alla presenza di Dio.Nel nostro tempo assistiamo ad una dilagante tendenza al peccato, alla rovina del 60% dei matrimoni e alla grande sofferenza dei figli che vivono come un lutto la separazione dei genitori. È in atto, inoltre, un violento attacco all’omofobia, per cui riesce difficile proclamare cosa dice al riguardo la Parola di Dio. Le nuove tendenze improntate al relativismo minano fortemente l’istituzione della famiglia, al punto che ci si deve quasi vergognare di dichiararsi normali!Oggi la famiglia attraversa una gravissima crisi, ma nel libro del profeta Malachia è scritto che l’ultimo grande risveglio passerà proprio da essa, concetto ribadito in Luca 1:17, in cui Gesù afferma che verrà lo spirito del profeta Elia per ristabilire la comunione nella famiglia e guarire i ragazzi dalla ribellione. I giovani sono sbandati, non hanno una guida che dia loro sicurezza, hanno l’esempio di una società che guazza nel peccato, assistono ad un’inversione dei ruoli nelle famiglie, al cui interno in molti casi si consumano violenze e persino omicidi. Nelle scuole si comincia ad insegnare che si possono avere due papà o due mamme! Davanti a tanta devastazione bisogna reagire con una vita di preghiera, affinché leggi inique non siano approvate e un santo timore entri nel cuore dei figli e di ogni capofamiglia.Il Salmo 128 dice: Beato chiunque teme l’Eterno e cammina nelle sue vie. Alloramangerai della fatica delle tue mani, sarai felice e godrai prosperità. Tua moglie saràcome una vite fruttifera nell’intimità della tua casa, i tuoi figli come piante d’olivo intorno alla tua mensa! Ecco, così sarà benedetto l’uomo che teme l’Eterno. L’Eterno ti benedica da Sion, e possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita. Sì, possa tu vedere i figli dei tuoi figli. Sia pace sopra Israele.
La Scrittura afferma che negli ultimi tempi ci sarà una grande manifestazione dell’egoismo.2Timoteo 3: 1 Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili,2 perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, 3 senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, 4 traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, 5 aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati. 6 Nel numero di questi infatti vi sono quelli che s’introducono nelle case e seducono donnicciole cariche di peccati, dominate da varie passioniQuanti spaventosi peccati caratterizzeranno gli ultimi tempi! Bisogna correre ai ripari, ma possiamo farlo solo con Gesù. Se la nostra famiglia non è convertita o non lo è in parte, dobbiamo cominciare a sperare, perché Gesù vuole venire a casa nostra per benedirla, come fece con Zaccheo.Era un ladro e una brutta persona, ma fu toccato da quello che aveva sentito dire di Gesù e poiché gli venne il desiderio di conoscerLo, pensò di salire su un albero per vederLo mentre passava. Gesù colse al volo il suo desiderio e prese l’iniziativa di visitare la sua casa.Luca 19:5 E, quando Gesù arrivò in quel luogo, alzò gli occhi, lo vide e gli disse: «Zaccheo, scendi giù subito, perché oggi devo fermarmi in casa tua». Forse oggi molti di noi nel loro cuore gridano a Gesù il bisogno che la loro casa ha di Lui, mentre da parte Sua Egli non desidera altro che visitarla per portarvi salvezza e benedizione. All’autoinvito di Gesù, Zaccheo rispose con gioia, mentre la gente mormorava vedendoLo entrare nella casa di un ladro! Ma Gesù, non è forse venuto per i peccatori?E la Sua presenza cambiò il cuore di Zaccheo … Luca 19:8 Ma Zaccheo si alzò e disse al Signore: «Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri e, se ho defraudato qualcuno di qualcosa, gli restituirò quattro volte tanto».… portò anche salvezza a tutta la sua famiglia.Luca 19: 9 E Gesù gli disse: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anche costui è figlio d’Abrahamo. 10 Perché il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Se nella nostra vita c’è qualcosa di perduto o di distrutto, ricordiamoci che Gesù viene per salvare e restaurare, ma prima di cambiare i nostri familiari non convertiti, vuole cambiare noi, affinché diventiamo Suoi strumenti e portiamo la Sua luce a casa nostra!
Dopo l’episodio di Zaccheo, che ci offre preziosi insegnamenti e ci mostra chi è Gesù e quali sono i Suoi desideri, viene data lettura della parte del libro dell’Esodo (cap. 12:1-15) che parla dell’istituzione della Pasqua, e ne vengono illustrati i significati.Non perdendo di vista i tempi in cui viviamo e ciò che Gesù vuole fare nella nostra famiglia, vengono analizzati i simbolismi presenti in questa Scrittura, affinché scopriamo qual è la parte che dobbiamo compiere noi per vedere la manifestazione della gloria di Dio in casa nostra.
Nel verso 2 si fa riferimento al mese più importante, il primo mese. Questo ci ricorda la nostra assoluta priorità: cercare la presenza di Dio, innalzare suppliche a preghiere, stare in comunione con la Sua Parola, con il coniuge, con i figli.
Nel verso 3 si parla di un agnello, figura dell’Agnello di Dio che noi dobbiamo ricevere nel cuore e decidere di seguire, poiché non basta conoscerLo attraverso un film o la lettura di qualche libro. Spetta a noi cercarlo, come fece Zaccheo, ed Egli si farà trovare e opererà grandi cose nella nostra vita e nella nostra casa.
Il verso 6 dice che l’agnello deve essere ucciso. Tale affermazione parla della nostra conversione. L’apostolo Paolo affermò che a lui interessava solo conoscere Cristo e Cristo crocifisso, perché? Sicuramente non abbiamo ancora compreso pienamente il valore della morte di Gesù sulla croce. Su quella croce sono morti i nostri peccati, le nostre colpe, la nostra accusa, tutto ciò che in noi era negativo e che Cristo ha preso su di Sé. Noi avremmo meritato quella morte, ma l’ira di Dio si è scaricata Su di Lui ed Egli è stato ucciso al posto nostro. Su quella croce è stata inchiodata la nostra vecchia natura e grazie a quella croce, in virtù del sangue da Lui versato, siamo stati purificati e rigenerati. Se la Chiesa prendesse davvero coscienza di questa verità, tutti i credenti vivrebbero liberi da ogni senso di colpa e da ogni paura.
Nel verso 7 si parla del sangue sparso sugli stipiti della porta. Quel sangue rappresenta la potenza del perdono e la redenzione. Senza spargimento di sangue non c’è perdono e noi abbiamo tanto bisogno di comprendere la potenza che c’è nel sangue di Gesù. Il sangue dell’Agnello di Dio ci ha reso giusti, ha lavato tutte le nostre colpe e tutte le volte che ricorriamo a Lui troviamo perdono e speranza. Il sangue sparso sugli stipiti della porta ci parla di grazia e della necessità di estenderla a tutti i membri della nostra casa. Neppure noi meritavamo nulla, ma in virtù di quel sangue che lava e purifica dai peccati, siamo stati salvati. È grave se invece di usare grazia usiamo parole di giudizio, perché ogni giudizio comporta una condanna.Possiamo valutare le azioni sbagliate, non le persone. Possiamo dire che un certo modo di agire è sbagliato ed è una cretinata, ma non possiamo dire alla persona che l’ha compiuto che è un cretino. Possiamo dire che quell’azione ci ha offesi, ma non avanzare giudizi sulla persona che l’ha compiuta, perché giudicare e non perdonare porta condanna e distruzione. Il sangue sparso sugli stipiti della porta rappresenta il nostro modo di vedere le persone della nostra casa. Le vediamo come ce le mostra il nemico o come le vede Dio? Se applichiamo il sangue di Gesù sugli stipiti del nostro cuore le vedremo come le vede Dio.In Egitto l’angelo della morte non entrava dove vedeva il sangue. Questo ci dice che dove non c’è sangue, quindi dove non c’è perdono, si ha un’immagine distorta dei propri cari e la conseguenza è la morte della relazione, che non sarà più come prima. Nel sangue di Gesù c’è perdono e se lo spargiamo sul nostro cuore ci aiuta a perdonare, ma se non cambiamo il nostro modo di vedere le persone di casa nostra, il Signore non potrà fare nulla.Ebrei 9:22 E, secondo la legge, quasi tutte le cose sono purificate col sangue; e senza spargimento di sangue non c’è perdono dei peccati. Gesù ha versato il Suo sangue per togliere i peccati e perdonarci, e perdonare.Se nella nostra casa ci sono situazioni difficili, incomprensioni e tensioni, ricordiamoci della potenza del sangue di Gesù, spargiamolo sulle relazioni con i familiari, pronunciamo nei loro riguardi parole di apprezzamento e di benedizione, preghiamo, intercediamo, allora vedremo il miracolo! Gesù ha reso degni noi e vuole rendere degno ogni membro della nostra casa. Egli non ha mai pronunciato parole di condanna, ma solo parole di fede.Giovanni 8:10 Gesù dunque, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quelli che ti accusavano? Cominciamo a visualizzare tutto ciò che Gesù ha fatto e che farà nella nostra casa!
Il verso 8 parla di carne arrostita, che raffigura il nostro cambiamento, il nostro spirito rigenerato (vedi Galati 5:16-22) in manifestazione a casa nostra. Mangiare carne arrostita raffigura Cristo in noi, speranza di gloria per noi stessi e per gli altri. Non facciamo mangiare mai a nessuno carne cruda, cioè la nostra mancanza di consacrazione e le nostre opere della carne, perché sono velenose. Molte volte attraversiamo eventi ed emozioni difficili da controllare, ma possiamo controllare le nostre azioni. Il frutto dello spirito rinnovato non va manifestato in risposta all’agire degli altri, ma da coloro che sono nuove creature in Cristo Gesù va manifestato sempre.
Il pane senza lievito (v. 8) indica sincerità, il lievito raffigura l’ipocrisia. Vivere nella menzogna è come coprirsi con le foglie di fico, che prima o poi seccano e lasciano vedere le proprie debolezze. Meglio dire la verità, denunciare le proprie debolezze e, se necessario, chiedere aiuto.
Le erbe amare (v.8) indicano condivisione nella buona e nella cattiva sorte, intendendo per cattiva sorte tutto ciò che di negativo può accadere nella vita coniugale, compresi i peggiori disaccordi. Le erbe amare vanno mangiate insieme, le situazioni di crisi vanno affrontate insieme con spirito di comprensione e di aiuto reciproco.
Il verso 10 dice: ‘Nessun avanzo al mattino’. Queste parole ci dicono che bisogna risolvere le amarezze e le discussioni prima che tramonti il sole (v. Efesini 4:25), che non bisogna portarsi dietro pesi, dolori e peccati non perdonati, perché se ne raccoglierà devastazione. Urge liberarsene e depositarli alla croce.
Nel verso 11 leggiamo “Mangiatelo in questa maniera: con i vostri fianchi cinti, con i vostri calzari ai piedi e con il vostro bastone in mano”. Questo versetto ci esorta ad essere sempre pronti a perdonare, ad ascoltare e a mettere in pratica la Parola di Dio, ad usare interrottamente l’armatura del credente, soprattutto nei momenti di maggiore conflittualità, ad essere obbedienti alla Sua Parola e a non usare mai parole sbagliate, per non dare vantaggio al diavolo. Dobbiamo usare l’armatura del credente (Romani 12:3,4) se vogliamo vincere i pensieri che vengono dalla carne e dal diavolo e realizzare il rinnovamento della nostra mente.
Il sangue vi servirà di segno sulle case dove sarete; quand’io vedrò il sangue, passerò oltre, e non vi sarà piaga su di voi per distruggervi, quando colpirò il paese d’Egitto (v.13). Questo versetto parla della potenza del perdono. Passare oltre le offese subite, perdonare se stessi, il coniuge, un parente o comunque chi ci ha ferito, ci protegge dagli aguzzini. Molte famiglie si distruggono perché non passano oltre le offese subite e non perdonano, si fanno vendetta da soli. Nel Vangelo di Matteo leggiamo quale fu la ricompensa per il servo che, dopo avere avuto condonato un grande debito, non fece grazia al suo debitore: fu dato in mano agli aguzzini.Matteo 18:34 E il suo padrone, adiratosi, lo consegnò agli aguzzini finché non avesse pagato tutto quanto gli doveva.Se nella nostra vita ci sono degli aguzzini dobbiamo esaminarci e vedere se dobbiamo morderci la lingua per non sbagliare a parlare e se dobbiamo cominciare a vedere gli altri come li vede Dio. Forse non abbiamo messo il sangue di Gesù sugli stipiti del nostro cuore e vi è entrato il devastatore. In tal caso abbiamo bisogno di realizzare la cultura del cielo e perdonare.Marco 11:25 E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinché anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati.Dio promette di non lasciarci e non abbandonarci mai, possiamo essere certi che non ci abbandonerà neppure se pecchiamo, ma c’è un problema non secondario da tenere presente: col peccato e con la mancanza di perdono si presentano gli aguzzini, che sono autorizzati a distruggerci e non permettono alle situazioni negative di cessare. Alcuni pregano per anni senza vedere cambiare le situazione in cui si trovano. Qual è il motivo? Forse hanno bisogno di chiedere perdono o di perdonare, forse devono perdonare se stessi, forse devono mettere il sangue sugli stipiti della porta del loro cuore e accettare le persone della loro casa che hanno bisogno del loro ravvedimento.
Come rispose il popolo di Dio alla Sua disposizione di mangiare l’agnello? Obbedendo senza ragionarci su. Il Signore è pronto a farci trionfare, a liberarci dalla schiavitù del peccato e a farci recuperare la famiglia, la salute e le finanze, ma ha bisogno della nostra collaborazione.35 Or i figli d’Israele fecero come aveva detto Mosè e chiesero agli Egiziani degli oggetti d’argento, degli oggetti d’oro e dei vestiti; 36 e l’Eterno fece entrare il popolo nelle grazie agliocchi degli Egiziani, che diedero loro quel che chiedevano. Così spogliarono gli Egiziani. 42 Questa è una notte da celebrarsi in onore dell’Eterno, perché egli li fece uscire dal paese d’Egitto; questa notte sarà una solenne celebrazione all’Eterno, per tutti i figliSe noi obbediremo, come fece il popolo d’Israele, non saremo spogliati dei nostri beni materiali, emotivi, spirituali e relazionali, perché Cristo ci ha liberati dal mondo. Le cose migliori appartengono ai Suoi figli e, se pratichiamo il perdono, per nostro mezzo porterà un potente risveglio nella nostra casa, risanerà l’economia, ci darà tutto quello che il mondo non può darci e riempiremo la nostra casa di ogni gioia e di ogni benedizione.
Redazione a cura di Caterina Di Miceli