DIO È VENUTO A VIVERE IN NOI | Seconda parte

Culto del 14 Mag 2023
Predicatore: Ap. Lirio Porrello
Download PDF

Redazione a cura di Federica Urgese

Matteo 3:16 “E Gesù, appena battezzato uscì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui”.

La predicazione odierna vuole continuare ed approfondire il tema affrontato domenica scorsa: Dio è venuto a vivere in noi, vale a dire l’intenzione originale di Dio creandoci a Sua immagine. Nonostante la caduta le sue intenzioni non cambiano, ma per riscattare la natura di peccato acquisita con la caduta ha mandato Suo Figlio Gesù sulla Terra per trasformare i peccatori in figli di Dio. Questa trasformazione è il vero miracolo del sacrificio di Gesù. Dopo la morte e la sepoltura di Gesù, la Sua tomba fu trovata aperta e vuota (Giovanni 20:1–2). Nonostante fosse stato detto loro che Gesù era apparso vivente (Giovanni 20:17–18), i discepoli si stavano ancora nascondendo per paura dei Giudei quando Gesù apparve loro all’improvviso (Giovanni 20:19), ma Egli li rassicurò con la pace! Come si è presentato loro Gesù? Durante il Suo mandato sulla Terra era sotto l’unzione, ma dopo la resurrezione era nella Gloria: vi fu, dunque, una transizione dall’unzione alla Gloria. Gesù dunque entrò a porte chiuse, leggiamo:

Giovanni 20:21 Poi Gesù di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi»

Questa fu la prova della Resurrezione ai discepoli affinché essi potessero predicare secondo il mandato di Gesù, proprio come Dio Padre aveva mandato Lui. Dunque, il nostro mandato ha valore legale nel mondo dello Spirito perché ordinato da Dio. Quando Dio creò l’uomo, “soffiò” uno spirito alla Sua immagine nel corpo di Adamo.

Genesi 2:7 Allora l’Eterno Dio formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l’uomo divenne un essere (anima) vivente.

Il termine greco “pneuma” per “spirito” può anche essere usato per riferirsi all’aria, al vento o al respiro. L’azione di Gesù che è l’autore della nuova creazione, qui evoca la creazione originaria dell’umanità. La nuova nascita dei discepoli con il Suo soffio li prepara per la Pentecoste che segna l’inizio della loro missione, non si tratta del battesimo dello Spirito Santo. Gesù è l’autore della nuova creazione, poiché quest’ultima fa in modo che lo spirito umano possa essere rigenerato e pronto per ricevere lo Spirito Santo.  Gesù rimase con i Suoi discepoli per quaranta giorni prima di tornare in cielo:

 Atti 1:3 Ad essi, dopo aver sofferto, si presentò vivente con molte prove convincenti, facendosi da loro vedere per quaranta giorni e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio.

Il numero 40 nella mentalità ebraica rappresenta transizione, cambiamento e trasformazione ed è molto presente nella Bibbia (Mosè passò 40 anni in Egitto, 40 nel deserto, 40 ad ubbidire a Dio quando trasse il popolo fuori dalla schiavitù; Gesù passò 40 giorni nel deserto). Dopo la Resurrezione Gesù passò quaranta giorni prima di passare dalla gloria terrena alla gloria eterna: un’altra transizione, dunque. Come procedono i suoi quaranta giorni dopo l’ascensione?

  1. 1. Il giorno della Sua ascensione al cielo Gesù e i discepoli si recarono a Betania, un villaggio sul versante orientale del Monte degli Ulivi, a oltre 3 Km da Gerusalemme e ordinò loro di aspettare. Prima di lasciarli, Gesù disse ai Suoi seguaci che non dovevano iniziare il loro ministero finché non avessero ricevuto la promessa del Padre, lo Spirito Santo, non molti giorni dopo: passati dieci giorni, infatti, nella mattina della festa di Pentecoste, essi furono battezzati nello Spirito Santo e furono ripieni di Spirito.

Atti 2:1 Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. 2 E all’improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano. 3 E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. 4 Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi.

E’ questo il momento in cui hanno ricevuto lo Spirito Santo, mentre il soffio di Gesù nei versetti di Giovanni 20 sono il soffio della nuova nascita in attesa di ricevere lo Spirito Santo a Pentecoste ed essere battezzati nello Spirito in un’armonia soprannaturale:

Giovanni 20:19 Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesù venne e si presentò là in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!». Giovanni 20:22 E, detto questo, soffiò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo.

Proprio come Dio alitò su Adamo nella prima creazione, Gesù iniziò la nuova creazione, una razza di figli che sono conformi all’immagine e lo saranno alla somiglianza di Cristo. I discepoli furono purificati dal peccato e la loro natura cambiata da peccatori a figli per la potenza dello Spirito Santo. (2 Cor. 5:17; Rom 8:29). In seguito a questo avvenimento Gesù disse loro che sarebbero stati battezzati nello Spirito Santo e rivestiti di potenza dall’alto.

Luca 24:46 e disse loro: «Così sta scritto, e così era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno 47 e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. 48 Or voi siete testimoni di queste cose. Luca 24:49 Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall’alto.

Comprendiamo da queste Scritture come non sia tanto importante iniziare a fare subito ciò che ci chiede Dio, ma piuttosto che venga fatto ripieni di Spirito! Essere rivestiti, cioè investiti di potenza dall’alto. Continuiamo ad approfondire il concetto di transizione e leggiamo:

Giovanni 14:17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi.

Il NT insegna due esperienze distinte con lo Spirito Santo:  la salvezza mediante la nuova nascita dallo Spirito per il mondo, poi, dopo essere rinati, siamo battezzati e riempiti dello Spirito. È fondamentale poi mantenerci ripieni dello Spirito. Gesù è venuto come Dio con noi (Emmanuele) ma lo Spirito è venuto come Dio in noi. Questa transizione è potuta avvenire perché Gesù è tornato al cielo affinchè potessimo ricevere lo Spirito Santo Consolatore. Il ministero di Gesù è diventato il ministero dello Spirito Santo a Pentecoste, momento in cui nasce la missione della chiesa che finirà al rapimento. Dobbiamo capire profeticamente in che momento siamo:
la folla a cui Pietro predicò era composta da uomini e donne che avevano familiarità con i profeti dell’AT. Pietro citò il profeta Gioele per spiegare ciò che stava accadendo.

Atti 2:16 Ma questo è ciò che fu detto dal profeta Gioele: 17 “E avverrà negli ultimi giorni, dice Dio, che spanderò del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. 18 In quei giorni spanderò del mio Spirito sopra i miei servi e sopra le mie serve, e profetizzeranno. 19 E farò prodigi su nel cielo e segni giù sulla terra: sangue, fuoco e vapore di fumo. 20 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore. 21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”.

Gli ultimi giorni sono iniziati, dunque, a Pentecoste e precedono il Rapimento e la venuta del Signore per completare il Suo piano di redenzione stabilendo il Suo regno eterno su questa Terra in modo da poter vivere con la Sua famiglia. Secondo il profeta Gioele, negli ultimi giorni Dio riverserà il Suo Spirito sugli uomini. Vi era già l’idea di Dio che sarebbe venuto a dimorare con e negli uomini e che sarebbero accadute cose soprannaturali.

L’apostolo Lirio ci esorta a rinnovare la nostra mente nell’avere una piena rivelazione di chi abita dentro di noi, poiché questo ci aiuterebbe ad affrontare la vita quotidiana in modo differente. Leggiamo:

Efesini 3:20  “Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare smisuratamente al di là di quanto chiediamo o pensiamo, (ND)

Efesini 3:20  Ora a colui che, per (in conseguenza della) [azione della Sua] potenza che è all’opera in noi, è in grado di [realizzare il Suo proposito e] fare in modo sovrabbondante, molto al di là di tutto ciò che [osiamo fare] chiedere o pensare infinitamente al di là delle nostre più alte preghiere, desideri, pensieri, speranze o sogni. (Amp)

Questo è chiaramente lo stesso potere che ha risuscitato Cristo dai morti, quello che Paolo pregava che i credenti sapessero che era in loro. (Ef. 1:19.20). Non ci sono impossibilità per Dio, ma è la nostra mente che cerca di comprenderLo e che invece Lo limita. Tutto è possibile a chi crede! Un’altra Scrittura ci dà ancora rivelazione e rinnovamento della nostra mente:

Romani 8:11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali mediante il suo Spirito che abita in voi

Lo Spirito Santo risuscitò Cristo dai morti. Questo stesso Spirito abita in noi per vivificarci o darci vita. Sì, questo è un riferimento alla futura risurrezione dei nostri corpi, ma il contesto rende chiaro che lo Spirito Santo è in noi per darci anche un aiuto al presente. È il nostro limite alla fede che limita a sua volta la potenza di Dio nella nostra vita, perché è accordandoci con la Sua Parola e con ciò che è avvenuto e ha già fatto (Cristologia storica) che riceviamo le Sue promesse.

Andiamo verso la conclusione leggendo

2Corinzi 6:16 E quale accordo c’è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: «Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo»

Dobbiamo quindi vivere con questa consapevolezza per fare sì che possiamo vivere da vincitori. Paolo non ha fatto altro che riportare ciò che già i profeti Zaccaria ed Ezechiele avevano detto nell’AT (Ezech. 43:9 e Zacc. 2:11). Questo è sempre stato il piano di Dio: dimorare nei Suoi figli  mediante il Suo Spirito.

1Corinzi 6:19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi?

Dall’inizio di questa serie di predicazioni,  il nostro apostolo continua ad incoraggiarci a pensare e a diventare consapevoli del fatto che Dio Onnipotente è in noi mediante il Suo Spirito. Egli vuole vivere in noi e camminare con noi. Nell’AT Dio era nel tempio, luogo in cui cielo e terra si incontrano. Ma Dio è chiaro sulla nostra identità: siamo il tempio dello Spirito Santo!

Se non l’hai già fatto, inizia a pregare la preghiera scritta nell’epistola agli Efesini per te stesso, affinché tu possa vedere più chiaramente la grandezza del potere in te perché sei un figlio di Dio.

Efesini 1:19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza

La potenza si manifesta attraverso la fede che non è di certo una dottrina ma uno stile di vita, essa non si può avere se non si ascolta la Verità, perché la fede viene dall’udire e non fa altro che confermare la Verità.  Dunque, è necessario accordarsi con la Verità, con la Parola, affinchè ogni circostanza non possa smuoverci dalla nostra posizione di fede nelle promesse di Dio, il quale è venuto ad abitare in noi. Avere la mente di Cristo vuol dire avere la mente  della verità e la Verità ci renderà liberi.