COSA SONO GLI ORACOLI DI DIO

Culto del 11 Ago 2019
Predicatore: Apostolo Lirio Porrello
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Ebrei 5:12 Infatti, mentre a quest’ora dovreste essere maestri, avete di nuovo bisogno che vi s’insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio, e siete giunti al punto di aver bisogno di latte e non di cibo solido.

L’apostolo Lirio inizia il culto rileggendo il verso rhema che Dio ha donato alla chiesa per quest’anno , 1 Pietro 4, in modo da istruirla su come vivere negli ultimi tempi.

1Pietro 4:11 Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen.
Dio ci vede non per come siamo realmente ma nel modo in cui lui dice che noi siamo, Egli ci vede quindi come sacerdoti e re e proprio per questo, dobbiamo comprendere che le nostre parole hanno un forte peso e portano sempre ciò che viene dichiarato. Pietro ci invita a parlare come se annunciassimo gli oracoli di Dio, ossia le parole di Dio, come ha fatto Gesù quando è stato tentato da Satana nel deserto. Il Signore ha risposto ripetendo “Sta scritto” e parlando le scritture che erano incise nel suo cuore proprio perchè aveva una grande conoscenza della Parola. Così quando il diavolo Gli ha chiesto di trasformare le pietre in pane per sfamarsi, Gesù ha risposto citando il verso di Deuteronomio 8:3.
Deuteronomio 8:3 Così egli ti ha umiliato, ti ha fatto provar la fame, poi ti ha nutrito di manna che tu non conoscevi e che neppure i tuoi padri avevano mai conosciuto, per farti comprendere che l’uomo non vive soltanto di pane, ma vive di ogni parola che procede dalla bocca dell’Eterno.
Dio ci conduce nel deserto perché ci ama e vuole abbassare il nostro orgoglio portandoci a dipendere totalmente da Lui in ogni momento della nostra vita, infatti il popolo d’Israele è sopravvissuto solo grazie al Padre che gli provvedeva cibo e acqua in modo soprannaturale. Attraverso il deserto quindi, Egli ci disciplina perché ci fa rendere conto di ciò che ci manca e di cui abbiamo davvero bisogno, e ci porta ad apprezzare ciò che ci dona. Il diavolo ha cercato di portare Gesù ad usare il Suo potere senza sottomissione a Dio, agendo in modo indipendente ma il potere senza sottomissione è magia e stregoneria, così il Signore ha risposto che la Sua vita non dipende dal cibo ma dalla Sua sottomissione al Padre.
Matteo 4:4 Ma egli, rispondendo, disse: «Sta scritto: “L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio”».
Satana sa che quello che sta scritto nella Parola è la verità e che lui non può contraddire ciò che procede dalla bocca di Dio. Così come Gesù ha vinto la tentazione citando quello che sta scritto, anche noi vinciamo ogni volta che proclamiamo la Parola di Dio contro le circostanze e le bugie del nemico. Gli oracoli dunque sono tutto ciò che procede dalla bocca di Dio.
Ebrei 4:12 La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore.
Tutto ciò che esce dalla bocca di Dio, genera vita ed è efficace, cioè porta energia, genera la manifestazione della potenza. La Parola è paragonata ad una spada a due tagli, nel testo originale si legge però una spada a due bocche, poiché quando essa esce dalla bocca di Dio è vivente ma, è solo quando la confessiamo con la nostra bocca che diventa efficace per la nostra vita. La Parola è in grado di giudicare i nostri pensieri e manifestare se essi vengono dallo spirito o dalla carne, noi siamo chiamati, infatti, a parlare gli oracoli di Dio e quindi non possiamo parlare in modo naturale ma dobbiamo parlare in modo soprannaturale. Le parole che Gesù ci dice sono per sempre.

Giovanni 6:63 È lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita.
Matteo 24:35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
La parola di Dio rimane in eterno e noi uomini che viviamo nel tempo, dobbiamo aggrapparci a ciò che è eterno e non passerà mai, infatti tutto ciò che noi possiamo fare o dire qui sulla terra ha una data di scadenza ma ciò che viene dal Padre non avrà mai fine.
Atti 19:20 Così la parola di Dio cresceva potentemente e si affermava.
Luca ci dice che la Parola era diventata l’oracolo di Dio che cresceva nella bocca delle persone e si affermava, cioè prevaleva su tutto, così quando dichiariamo la verità essa prevale sempre sulle circostanze e, se impariamo a farlo costantemente, ciò porterà ad un grande risveglio nella chiesa.

Giovanni 7:16 Gesù allora rispose loro e disse: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 17 Se qualcuno vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, oppure se io parlo da me stesso.
Gesù insegnava e predicava, non quello che voleva Lui, ma secondo il mandato che aveva ricevuto. Chi vuole fare la volontà di Dio, conoscerà per esperienza, praticando ciò che il Signore ha detto, e questo creerà in lui una testimonianza interiore che nessuno potrà mai mettere in dubbio. Così quando noi riceviamo guarigioni e miracoli, sappiamo che la Parola di Dio è vera e niente potrà mai convincerci del contrario.
Salmi 119:89 Per sempre, o Eterno, la tua parola è stabile nei cieli.
La nostra stabilità dipende da quanto siamo diventati uno con la Parola, meno viviamo con essa e più saremo instabili. Quando camminiamo in accordo alla Parola diventiamo stabili nelle sue vie. Quando Pietro vide Gesù camminare sulle acque, Gli chiese di comandargli di andare verso Lui così il Signore gli disse di raggiungerlo. Pietro uscito dalla barca e rimanendo fermo su quanto il Signore gli aveva detto, camminò sulle acque in modo soprannaturale ma, quando guardò il vento e le onde attorno a lui affondò perché era ritornato nel naturale. Se ci accordiamo con la Parola che Gesù ci ha dato, possiamo camminare al di sopra delle tempeste e arriveremo alla vittoria perché siamo poggiati non sul naturale ma sul soprannaturale che viene dal cielo.

2Samuele 16:23 In quei giorni, un consiglio dato da Ahithofel aveva lo stesso valore di chi avesse consultato (l’oracolo di Dio) la parola di DIO. Così era ogni consiglio di Ahithofel tanto per Davide che per Absalom.

Nel secondo libro di Samuele, leggiamo come la parola pronunciata da Ahithofel era affidabile e autorevole ed era considerata attendibile e rispettata. Quest’uomo però cominciòaad avere risentimento, senso di vendetta ed odio verso Davide e questo contaminò il suo cuore. Allo stesso modo non importa quanta unzione, doni o conoscenza noi possiamo avere, se l’attitudine del nostro cuore è contaminata, e quindi sbagliata, noi useremo in modo sbagliato ciò che sappiamo. Ecco perché la Bibbia ci consiglia di guardare sopra ogni altra cosa il nostro cuore, perché è da esso che procedono le sorgenti della vita. La parola ebraica usata in questo verso è “debir ” questa parola, che deriva debar, ha il significato di oracolo, ma in realtà si riferisce al santuario o alla parte più interna del tabernacolo nel tempio e quindi, all’arca contenuta nel luogo santissimo. Questa parola appare 17 volte nella scrittura, una volta tradotta come “oracolo” e 16 volte come “santuario interno”.

Apocalisse 15:5 E dopo queste cose, io vidi, ed ecco aprirsi nel cielo il tempio (debir) del tabernacolo, della testimonianza.

Questo verso è una traduzione sbagliata della parola “tempio”, perché la parola greca si riferisce alla stessa cosa dell’antica parola ebraica, debir, oracolo, cioè al santuario interno della casa di Dio da cui Egli parlava a Mosè oppure alle parole stesse pronunciate dal Signore. Quindi l’oracolo di Dio è collegato al santuario interno della casa di Dio e si riferisce al luogo Santissimo sia nel Tempio che nel Tabernacolo, dove era posta l’Arca dell’Alleanza.

Esodo 25:21 Metterai quindi il propiziatorio in alto, sopra l’arca; e nell’arca metterai la Testimonianza che ti darò. 22 Là io ti incontrerò, e da sopra il propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull’arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i figli d’Israele.
All’interno dell’arca c’erano le tavole della legge, scritte con il dito di Dio, la verga fiorita di Aronne che fiorì in una notte, e ciò ci insegna che dove c’è unzione di Dio c’è accelerazione e l’impossibile diventa possibile, e il contenitore con la manna che miracolosamente non sì è mai guastata. L’arca quindi conteneva la testimonianza del soprannaturale.
Numeri 7:89 Or quando Mosè entrava nella tenda di convegno per parlare con l’Eterno, udiva la sua voce che gli parlava dall’alto del propiziatorio che è sull’arca della testimonianza fra i due cherubini; l’Eterno gli parlava così.
Dio vuole figli che si incontrano con Lui ogni giorno faccia a faccia, poiché dove c’è intimità c’è sempre direzione ma dove manca l’intimità c’è sempre confusione. Inizialmente Dio intendeva incontrare tutto il suo popolo faccia a faccia, ma esso ebbe paura e si rifiutò di fare questo, chiedendo a Mosè di incontrarsi con il Signore e poi di parlare con lui, ma Gesù è venuto a restaurare l’intenzione originale del Padre di avere una relazione intima e personale con i suoi figli, ed ha affermato che le Sue pecore ascoltano la Sua voce.

Esodo 20:18 Ora tutto il popolo udiva i tuoni, il suono della tromba e vedeva i lampi e il monte fumante. A tale vista, il popolo tremava e si teneva a distanza. 19 Perciò essi dissero a Mosè: «Parla tu con noi e noi ti ascolteremo, ma non ci parli DIO perché non abbiamo a morire».

Per ascoltare Dio, dobbiamo morire a noi stessi e non avere più pregiudizi.

Numeri 23:7 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse: «Balak, il re di Moab, mi ha fatto venire da Aram, dai monti d’Oriente: “Vieni, maledici per me Giacobbe, vieni, accusa Israele!”

In questo verso la parola originale in ebraico non è oracolo ma è tradotta “proverbio” e “parabola”; infatti uno stregone o un cartomante non può pronunciare gli oracoli di Dio perché è un vaso sporco, egli vede nello spirito ma secondo ispirazione di tenebre e non della luce del Signore. Dio inoltre non permette a nessuno di maledire i Suoi figli e anche se sbagliamo, non ci vede per quello che siamo nel naturale ma per ciò che diventeremo in Cristo Gesù. Nessuno può maledire ciò che Dio ha benedetto, ecco perché ogni arma fabbricata contro di noi non potrà prosperare.
Nel Nuovo Testamento la parola tradotta come “oracolo” è logia, che significa “detti” o”oracoli. Essa significa “un’espressione di Dio” ed è tradotto quattro volte come oracolo. Uno studioso della Parola, Vines, afferma che logion significa: una parola; una narrazione; una dichiarazione; una risposta divina o un oracolo.

Ebrei 5:12 Infatti, mentre a quest’ora dovreste essere maestri, avete di nuovo bisogno che vi s’insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio, e siete giunti al punto di aver bisogno di latte e non di cibo solido.

Dio vuole che noi impariamo la Sua Parola, che la studiamo e la insegniamo ad altri; nessuno infatti può edificare qualcosa di duraturo se il fondamento non è solido.

Ebrei 6:1 Perciò, lasciando l’insegnamento elementare su Cristo, tendiamo alla perfezione, senza porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, 2 della dottrina dei battesimi, dell’imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno;

Questi sono i primi principi degli oracoli di Dio, i primi principi della fede che è in Gesù Cristo. Dio non permetterà al Suo popolo di gestire gli oracoli di Dio se non é adeguatamente fondato e formato nelle dottrine elementari di Cristo. Noi dobbiamo tendere alla perfezione poiché il nostro Padre celeste è perfetto, ma non ci sarà permesso di andare alla perfezione, cioè alla piena maturità, senza possedere il vero fondamento della Parola.

1Pietro 4:10 Ciascuno metta al servizio degli altri il dono (charisma) che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. 1Pietro 4:11 Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio,

L’origine di ogni servizio è accedere alle risorse della Grazia, il charisma non è un merito ma è un dono della Grazia di Dio che ci viene dato mediante la fede. Quando parliamo ispirati dallo Spirito stiamo dichiarando gli oracoli di Dio. Tutte le difficoltà e le tentazioni che arrivano nella nostra vita ci sono date dal nemico per farci parlare in base alle circostanze, ma al contrario, noi dobbiamo parlare alle circostanze dichiarando la Parola e ordinandogli di andare via dalla nostra vita, affinché possiamo raggiungere le promesse del Padre.
Ma per quale motivo Dio ci dà gli oracoli? Egli lo fa per farci attingere alle infinite risorse del cielo.

Giovanni 15:7 Se dimorate in me e le mie parole (rhemata) dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto,

Dio è contento quando noi domandiamo a Lui perché siamo Suoi figli, inoltre ciò significa che stiamo dipendendo totalmente dal Padre e questo ci porterà a ricevere tutto ciò che chiediamo in accordo alla Sua Parola.

Il Signore ci dà gli oracoli anche perché attraverso di essi possiamo raggiungere la maturità e diventare pienamente forniti di tutto ciò di cui abbiamo bisogno per fare il bene.

2Timoteo 3:16 Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, 2Timoteo 3:17 affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.

Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. 17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.

Tutto ciò che facciamo deve essere fatto in nome di Gesù per la Sua gloria, non per la nostra, perché questo determina la condizione giusta o sbagliata in cui ci troviamo.

Redazione a cura di Rosanna Garofalo