BATTESIMI

Culto del 30 Mar 2014
Predicatore: Past. Lirio Porrello
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Sono settanta i battezzandi che oggi scendono nelle acque per testimoniare la loro fede in Cristo e rendere pubblica la loro decisione di essere Suoi discepoli.

La predicazione inizia con la lettura di un versetto tratto dal Vangelo di Matteo, in cui il Signore Gesù dà alla Sua Chiesa un preciso comando: “Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28:19).

Lo Spirito Santo è sempre parte attiva in ogni azione del credente, perché lo abilita a fare cose umanamente  impossibili.

Atti 1:8 Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra».

Egli opera in maniera gloriosa oggi allo stesso modo in cui lo faceva nella chiesa primitiva, allorché fu artefice di uno straordinario risveglio.

Atti 9:31 Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano.

Quei nostri fratelli camminavano nel timore del Signore, caratteristica oggi pressoché smarrita e da recuperare, visto che le nuove generazioni non sanno cosa sia, anche se la Bibbia afferma che il timor di Dio è il principio della sapienza. Avere timor Dio non vuol dire avere paura di Dio, ma rispetto per Lui e per tutto quello che Egli dice nella Sua Parola.

Lo Spirito Santo è il Consolatore e, mentre il mondo non fa altro che procurarci afflizioni, Egli ci consola e ci incoraggia.

Al tempo della chiesa primitiva le chiese si moltiplicavano e crescevano, perché erano molti quelli che credevano e venivano battezzati. Alla prima predicazione di Pietro ben tremila persone accolsero con gioia nei loro cuori la Parola di Dio e furono battezzate.

Atti 2:41 Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.

La parola ‘battesimo’, dal greco baptizo, significa immergere fino a sommergere e la chiesa primitiva dava molto valore alla dottrina dei battesimi, che è citata nell’epistola agli Ebrei tra le parti fondamentali della dottrina di Cristo.

Ebrei 6:1 Perciò, lasciando l’insegnamento elementare su Cristo, tendiamo alla perfezione, senza porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, 2 della dottrina dei battesimi, dell’imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno

Riguardo al giudizio eterno, il pastore puntualizza che è falso quello che molti credono, cioè che per l’essere umano non ci sia nulla dopo la morte, motivo per cui rifiutano la salvezza, e aggiunge che siamo stati creati ad immagine di Dio e abbiamo il Suo soffio, quindi siamo eterni.

 La Bibbia afferma che dopo la morte ci attende un’eternità che trascorreremo col Signore se Lo avremo accettato mentre eravamo in vita, all’inferno, luogo fisico realmente esistente, se Lo avremo rifiutato.

Riguardo al Nuovo Testamento, la Scrittura insegna che ci sono tre battesimi:

  1. Il Battesimo nel corpo di Cristo, l’unico essenziale per la salvezza.

  2. Il Battesimo in acqua, essenziale per il discepolato. Viene praticato in obbedienza al comando del Signore (Matteo 28:19) a chi ha già ricevuto il battesimo nel corpo di Cristo e con esso la nuova nascita e la salvezza.  

  3.  Il Battesimo nello Spirito Santo, essenziale per ricevere l’abilità necessaria sia per il servizio che per essere testimoni della Verità (Atti 1:8).

Ai battezzandi e a tutta la chiesa viene ricordato che non siamo stati noi a scegliere Cristo, ma che Egli ha scelto noi e che per Sua iniziativa ci offre la grazia. Da parte nostra Gli abbiamo detto il nostro ‘sì’ soltanto dopo aver compreso qual è il piano glorioso ed eterno che nel Suo grande amore ha preparato per ciascuno di noi e se comprendiamo com’è straordinaria la Sua grazia non possiamo non esprimerGli la nostra gratitudine ed esserGli testimoni.

Forse talvolta parliamo di fede come tecnica da usare per ricevere da Dio e poniamo fiducia nella nostra fede, ma il Signore vuole che la poniamo sempre, anche nei momenti più bui, nella Sua grazia, perché sarà sempre Lui a prendere l’iniziativa e a rivelarcela nel momento giusto. Ci ricordiamo della Samaritana? Stava prendendo dell’acqua, ma fu Gesù che prese l’iniziativa di parlarle. La donna ebbe fiducia in quella grazia che le veniva offerta e fu salvata.

Noi possiamo stare saldi nella grazia solo se confidiamo in essa, non nei nostri sforzi o nella nostra abilità.

 Romani 5:1 Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.

La gloria di Dio, di cui si parla in questo versetto, è l’atmosfera in cui Dio vive e dove vivranno i Suoi figli, ed anche se nella nostra vita terrena ci attendono tribolazioni, abbiamo la certezza di un’eternità gloriosa.

Per adempiere il Suo piano, il Signore cerca persone che ripongono la loro fiducia nella Sua grazia e nelle Sue promesse. Di Abrahamo Egli disse:

Genesi 18:19 Io infatti l’ho scelto, perché ordini ai suoi figli e alla sua casa dopo di lui di seguire la via dell’Eterno, mettendo in pratica la giustizia e l’equità, perché l’Eterno possa compiere per Abrahamo ciò che gli ha promesso».

Anche noi, come Abrahamo, siamo stati scelti per insegnare ad altri, principalmente alla nostra famiglia, a seguire la via che il Signore ci indica, ma dobbiamo assumerci la responsabilità di obbedirGli e di imitare Gesù, che fu obbediente fino alla morte della croce.

I battezzandi dichiarano di voler essere discepoli di Cristo e in quanto tali sono chiamati a seguire il Maestro, infatti ai Suoi discepoli Gesù disse: «Seguitemi e io vi farò pescatori di uomini»  (Matteo 4:19). Non dobbiamo seguire la nostra mente, ma Gesù, e chi sposa Lui sposa il Suo spirito di servizio, che è una caratteristica della cultura del Suo Regno. Gesù ci insegna che la vita è un dono di cui siamo amministratori, non padroni, e che un giorno dovremo renderGli conto di come l’avremo vissuta.  

Il battesimo in acqua rappresenta in modo simbolico cinque realtà spirituali dell’identificazione del battezzando con Cristo.

1. La morte. Chi si battezza in acqua è già morto, ossia separato dal mondo, dalla carne, da satana e dal peccato, tutti nemici di Cristo.

2. Il seppellimento. Viene raffigurato con la discesa nelle acque battesimali.

3. La risurrezione. Viene raffigurata nell’atto di emergere dalle acque. Chi è morto con Cristo e con Lui è stato sepolto, con Lui risuscita.

4. Il camminare in una vita nuova. L’atto di uscire dalle acque e di camminare ancora bagnati  rappresenta il cammino del credente, che è impregnato dell’acqua della Parola di Dio.

5. L’essere seduti con Cristo nei luoghi celesti in posizione di autorità, viene simbolicamente raffigurato quando si prende posto in chiesa.

Alla sua prima predicazione dopo la Pentecoste, Pietro esortò i presenti dicendo: “Salvatevi da questa perversa generazione” (la parola ‘perverso’ vuol dire fuori dalla norma, cioè fuori dalla grazia di Dio) e ben tremila persone furono sensibili, ricevettero con gioia la buona novella e furono battezzate.

Anche oggi c’è tanto bisogno di essere sensibili agli avvertimenti della Scrittura. Sappiamo che in questi ultimi tempi avremo tante tribolazioni e che il nemico non cessa di attaccare la Chiesa,  per questo la Parola di Dio ci esorta ad essere vigilanti e imitare Gesù, che non è venuto come uno che si impone, ma come servo.

Luca 12:35 «I vostri lombi siano cinti e le vostre lampade accese. 36 E siate simili a coloro che aspettano il loro padrone quando ritorna dalle nozze, per aprirgli appena egli arriva e bussa.37 Beati quei servi che il padrone troverà vigilanti quando egli verrà. In verità vi dico che egli si cingerà e li farà mettere a tavola, ed egli stesso si metterà a servirli.

Quando Barnaba venne a conoscenza di quanto avveniva nella chiesa di Antiochia e vi si recò, vide la grazia di Dio che agiva nella vita di quei nuovi credenti e li esortò a rimanere fedeli e stabili  nel Signore.

Atti 11:23 Quando egli giunse, vista la grazia di Dio, si rallegrò e esortava tutti a rimanere fedeli al Signore con fermo proponimento di cuore, 24 perché egli era un uomo dabbene, pieno di Spirito Santo e di fede. E un gran numero di persone fu aggiunto al Signore.

Perché Dio vuole che i Suoi figli si radunino? Leggiamolo nel libro del profeta Isaia.

 Isaia 56:7 li condurrò sul mio monte santo e li riempirò di gioia nella mia casa d’orazione, i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa sarà chiamata una casa di orazione per tutti i popoli».

Questo versetto mette in luce il desiderio del cuore di Dio di riempirci della Sua gioia nel luogo in cui ci riuniamo per celebrarLo insieme. Il Suo desiderio di elargirci la Sua grazia è sconfinato ed anche se nel corso della vita attraverseremo grandi tempeste, la Sua grazia sarà sempre più grande, dobbiamo solo avere fiducia in essa.

La predicazione si conclude con la lettura del Salmo 100.

  Mandate grida di gioia all’Eterno, o abitanti di tutta la terra! Servite l’Eterno con letizia venite davanti a lui con canti di gioia. Riconoscete che l’Eterno è DIO; è lui che ci ha fatti e non noi da noi stessi; noi siamo il suo popolo e il gregge del suo pascolo. Entrate nelle sue porte con ringraziamento e nei suoi cortili con lode, celebratelo, benedite il suo nome, poiché l’Eterno è buono; la sua benignità dura in eterno e la sua fedeltà per ogni età (Salmi 100:1-5).

Parole bellissime che accrescono in noi il desiderio di esprimere al Signore la nostra gratitudine e ci fanno comprendere che è per noi una grazia e un privilegio poter servire, amare e seguire l’Iddio vivente e vero con cui abbiamo una personale relazione d’amore.

 

Redazione a cura di Caterina Di Miceli